AMBRÌ – Il sogno continua. Grazie al largo 4-1 ottenuto sul Bienne, l’Ambrì ha intascato altri tre punti d’oro ed allo stesso tempo, grazie alla sconfitta del Davos, ha conquistato pure la prima piazza in solitaria.
Pur senza incantare i leventinesi sono venuti a capo di una formazione seeländer molto rognosa e ben organizzata ma che, arginando al meglio i suoi elementi di maggior classe, non ha molto da offrire. Già in avvio d’incontro gli ospiti hanno comunque fatto capire di volere impostare la partita su difesa e contropiede, imbrigliando ottimamente le offensive dei padroni di casa.
A dare una scossa all’incontro ci ha pensato il solito Alexandre Giroux che, nonostante il suo fare sornione, si fa trovare sempre nel posto giusto al momento giusto. Il top scorer è stato infatti il più lesto ad insaccare un disco vagante dalle parte di Rytz, regalando l’1-0 in power play ai suoi. Sulle ali dell’entusiasmo, Pedretti – davvero ottima la partita dell’attivissimo numero 87 – si è bevuto la retroguardia biennese in velocità ed ha trafitto il portiere ospite per la seconda volta nel giro di 35 secondi.
Nel periodo centrale, approfittando di una penalità comminata ad El Assaoui, gli ospiti hanno riaperto la partita con una deviazione sotto porta, ma il risultato è stato in discussione solo sulla carta. Dopo poco più di 2’ ed approfittando ancora una volta dell’uomo in più sul ghiaccio, Steiner ha infatti ripristinato le due lunghezze di vantaggio, deviando in rete una vera e propria cannonata di Giroux.
A 8 secondi dalla fine del periodo centrale è poi giunta la mazzata finale per il Bienne, punito dal gol di Reichert, bravo a ribadire in gol un disco recuperato in maniera molto intelligente dall’indiavolato numero 77. Nel periodo conclusivo un Ambrì più concreto che bello si è limitato a gestire il risultato e, nonostante qualche raro momento di difficoltà, il fortino eretto dall’ottimo Zurkirchen ha resistito sino al termine, permettendo anche di risparmiare importanti energie per la sfida di sabato a Zurigo.
Come detto in precedenza, anche non strafacendo i tre punti sono stati ottenuti senza troppi patemi d’animo, con quell’autorità degna di una vera capolista e la furbizia di una squadra che sta affrontando un week end lungo davvero impegnativo.
La prima linea appare sempre più coesa e temibile e, giovato da un Pestoni in un periodo di forma straordinario e da un Park mai così in palla, Giroux ha a disposizione un sacco di buoni dischi per rendersi pericoloso.
Oltre ad il solito instancabile Steiner, una nota di merito va inoltre anche a capitan Duca che, partita dopo partita, sta interpretando al meglio e con grande dispendio di energie il suo nuovo ruolo, ma che comunque non disdegna qualche apprezzabile puntata offensiva, rivelandosi giocatore davvero importante a tutta pista.
Unica nota negativa della serata l’insicurezza messa in mostra da Grieder e Chavaillaz, controbilanciata grazie ad un Nordlund davvero ispirato e a uno Zurkirchen in serata di grazia.
La sfida di sabato in casa degli ZSC Lions si preannuncia davvero ostica, soprattutto considerando che l’ombra del derby di lunedì già incomberà. L’Ambrì di quest’anno ci ha però insegnato che nulla è impossibile e dunque andare a imporre la propria autorità di prima in classifica anche nella tana dei leoni sembra un impresa fattibile.