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Ambrì Piotta

L’Ambrì non ha le armi per insidiare un Losanna superiore

I leventinesi controllano poco il gioco ma durante la sfida hanno avuto delle buone chance di segnare, senza però mai riuscire a colpire di rapina

(PostFinance/KEYSTONE/Martial Trezzini)

L’Ambrì non ha le armi per insidiare un Losanna superiore

LOSANNA – AMBRÌ

5-1

(1-0, 2-0, 2-1)

Reti: 18’08 Brännström (Czarnik, Prassl) 1-0, 32’50 Oksanen (Rochette) 2-0, 36’07 Riat (Suomela, Oksanen) 3-0, 49’30 De Luca (Pestoni, Zaccheo Dotti) 3-1, 58’27 Niku (Czarnik, Caggiula) 4-1, 59’17 Marti (Holdener, Bougro) 5-1

Note: Vaudoise Arena, 9’600 spettatori
Arbitri: Ströbel, Tscherrig; Stalder, Duc
Penalità: Losanna 1×2 + 1×10, Ambrì Piotta 4×2 + 1×10

Assenti: Alex FormentonLuc BachmannIsacco Dotti (sovrannumero)

LOSANNA – Ha cercato di vendere cara la pelle l’Ambrì Piotta, ma sul ghiaccio di Losanna è arrivata una vittoria che si potrebbe definire “logica”, con i leventinesi che con i loro attuali limiti non hanno avuto molte speranze di ottenere un risultato diverso.

La superiorità dei vodesi è stata infatti ampiamente evidente, soprattutto in un periodo centrale in cui il puck è stato raramente sui bastoni biancoblù, e nel complesso Riat e compagni non sono sembrati dannarsi particolarmente l’anima per piegare gli avversari.

I meriti dei vodesi sono però anche iniziati dove sono finite le colpe dell’Ambrì, che nonostante le difficoltà nel reggere il ritmo e l’enorme divario in esecuzione, ha avuto delle ottime chance per trovare almeno qualche gol in più, ma senza la dote del killer instinct pensare di andare a strappare punti alla terza forza del campionato è praticamente impossibile.

(PostFinance/KEYSTONE/Martial Trezzini)

E questo lo si è visto, basti pensare a un primo tempo iniziato con un tiro da ottima posizione di DiDomenico seguito da un ferro colpito da Joly, il tutto nel giro dei primi due minuti. Poco dopo è invece stato Bürgler a sciupare una buona opportunità, mentre il Losanna con lo spunto individuale di Brännström ha sbloccato il risultato quasi per inerzia del proprio stesso gioco.

Considerando inoltre che nemmeno la compattezza difensiva è un ingrediente che troviamo attualmente nel ricettario leventinese, la partita di Losanna si è fatta via via sempre più complicata, con tantissimo tempo passato in zona difensiva e l’incapacità di colpire di rapina quando si riusciva ad arrivare dalle parti di Hughes.

Questa dinamica la si è constata anche in un periodo centrale ampiamente controllato dai padroni di casa, ma che ha visto l’Ambrì avere delle buone chance di segnare con i contropiedi orchestrati rispettivamente da DiDomenico e Kostner, ma purtroppo con Tierney e Müller incapaci di esserne i rifinitori.

Si aggiunga al tutto qualche errore individuale – Heed in particolare è apparso una volta di più annebbiato – e la poca brillantezza di elementi come Zgraggen ed il rientrante Cajkovsky, ed ecco che con il passare dei minuti il solco è diventato sempre più evidente. Oksanen ha messo in imbarazzo proprio Zgraggen in occasione del 2-0, mentre Senn è stato sfortunato nel trascinarsi alle sue spalle il terzo punto partito da un tiro di Riat.

(PostFinance/KEYSTONE/Martial Trezzini)

Sul finale c’è perlomeno stato spazio per il gol di De Luca, creato da una bella azione di Pestoni che ha così ricordato di essere comunque un elemento di valore all’interno di una rosa non certo di primo piano, ed al netto di una stagione comunque difficile rinunciare a lui – come successo venerdì – ha davvero poco senso.

Per mettere davvero in dubbio il risultato in extremis ci sarebbe però voluto qualcosa di più, ma poco dopo Joly ha visto nuovamente un suo tiro respinto dai ferri, segno di una serata imprecisa e pure un po’ sfortunata.

Con questa sconfitta l’Ambrì Piotta è tornato sotto la linea che delimita l’accesso ai play-in, e con il penultimo posto che è sempre lì a rappresentare una possibile minaccia che potrebbe rendere amaro il Natale. L’unico obiettivo per il 2025 rimane ora quello di battere l’Ajoie martedì sera, prima di affrontare un nuovo anno che si preannuncia irto di insidie su tutti i fronti.


IL PROTAGONISTA

Erik Brännström: Il difensore svedese sblocca il risultato con una bella iniziativa personale, e per tutta la gara ribadisce una volta di più perché viene considerato tra i migliori giocatori della lega. Assieme a lui è stato capace di distinguersi pure Caggiula, due motori di un gioco vodese che l’Ambrì ha faticato molto ad arginare.


HIGHLIGHTS

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