AMBRÌ – AJOIE
3-2
(1-0, 1-1, 0-1; 1-0)
Reti: 5’34 Fora (Zwerger, Grassi) 1-0, 22’22 Fortier (Schmutz, Devos) 1-1, 27’21 Bianchi (Burren, Fora) 2-1, 40’41 Fortier (Devos, Schmutz) 2-2, 60’39 Bürgler (Zwerger, Hietanen) 3-2
Note: Gottardo Arena, 6’442 spettatori
Arbitri: Hebeisen, Dipietro; Cattaneo, Gnemmi
Penalità: Ambrì 1×2′, Ajoie 3×2′
Assenti: Brandon McMillan, Giacomo Dal Pian (infortunati), Petr Cajka, Joel Neuenschwander, Patrick Incir (Ticino Rockets), Tobias Fohrler (squalificato)
AMBRÌ – Ha dovuto lasciare un punto per strada l’Ambrì Piotta prima di riuscire a piegare un mai domo Ajoie, ma alla fine con un tiro secco di Bürgler per i leventinesi è arrivata una vittoria complessivamente meritata, ma che è stata anche parecchio difficile da raggiungere.
La serata ha insomma ribadito il concetto di come partite semplici in questo campionato non ne esistano, soprattutto in quei casi in cui non si riesce a dare una sterzata decisa al match quando se ne avrebbe l’opportunità.
È principalmente in questo che ha peccato la squadra di Cereda, capace sostanzialmente di controllare il gioco per tutto l’arco dell’incontro, senza però mai riuscire a scrollarsi davvero di dosso gli avversari. Un certo merito va sicuramente dato all’Ajoie – che ha dato battaglia con i mezzi a disposizione e non si è mai arreso – ma sul fronte biancoblù la partita andava indirizzata con maggiore decisione infilando quel doppio vantaggio quando se ne aveva l’occasione.
L’Ambrì non ha infatti mai vissuto momenti di affanno ed i pericoli giurassiani sono arrivati sostanzialmente solo da ripartenze o a seguito di errori leventinesi – come il brutto disco regalato da Bianchi per il 2-2 – ma sul fronte offensivo Kozun e compagni non hanno saputo unire l’evidente volontà di fare bene ad una maggiore concretezza dalle parti di Wolf.
L’impressione è che se i biancoblù fossero riusciti ad andare in vantaggio di due reti, poi la serata avrebbe preso una piega fondamentalmente diversa. Così però non è stato e l’Ajoie è dunque stato sempre in partita, creando con il passare dei minuti un contesto in cui ad ogni ripartenza ospite c’era il pericolo che arrivasse il gol della beffa.
Sia chiaro, la squadra di Sheehan si è pienamente meritata il punticino portato a casa, mentre l’Ambrì ha messo sul ghiaccio fondamentalmente la partita che ci si attendeva, peccando però nuovamente sul fronte realizzativo.
Vedere Bürgler infilare il punto decisivo – ed il suo secondo GWG settimanale – è così stata una liberazione, ed ha permesso di ottenere due punti comunque molto preziosi e ben legittimati dalla grande mole di gioco prodotta. Le statistiche indicano che qualche gol in più lo si poteva attendere, ma in questo momento l’Ambrì sta vivendo una fase in cui fatica a tradurre in rete il lavoro svolto, tanto che la media di gol segnati nelle ultime dieci partite è solamente di 1.8.
L’immagine del momento è ben rappresentata da Kozun, a secco di reti da ben 15 partite ma che sabato è stato il migliore degli stranieri in pista. Il canadese pattina tanto, ci mette l’anima e non ci pensa due volte ad andare nelle zone più calde della pista – incassando anche parecchi colpi – ma sinora non viene premiato. La sua linea con D’Agostini e Regin impone però pazienza, perché tutti e tre sono in pista nonostante delle condizioni fisiche precarie, ed in questo senso la pausa di novembre sarà sicuramente benvenuta.
Da verificare inoltre le condizioni di Michael Fora, autore della bella rete d’apertura ma poi costretto ad alzare bandiera bianca a metà del terzo tempo. Al termine dell’incontro non vi erano aggiornamenti particolari, e come sempre bisognerà attendere inizio settimana per informazioni più precise.
In definitiva quella della Gottardo Arena si è dunque confermata essere una serata non semplice, ad ammonire nuovamente chi pensava che l’Ajoie fosse un avversario da liquidare in maniera scontata. L’Ambrì ha fatto la sua partita ma deve recitare il mea culpa per non aver saputo dare il colpo di grazia alla neopromossa infilando qualche gol in più, ritrovandosi così a gestire una serata via via sempre più delicata da sbrogliare.
IL PROTAGONISTA
Brandon Kozun: Si fa un gran parlare di lui e della mancanza di reti al suo attivo, ma bisogna anche ammettere che lo straniero biancoblù sabato ci ha provato nuovamente in tutti i modi, cercando di essere sempre al centro dell’azione. Come il resto della squadra sta avendo anche un po’ di sfortuna sotto porta ed avrebbe bisogno del classico rimbalzo favorevole per invertire la tendenza, ma in termini di impulsi la sua prova è stata oggettivamente positiva.
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