BERNA – AMBRÌ
6-4
(3-0, 2-0, 1-4)
Reti: 2’18 Meyer (Bodenmann, Heim) 1-0, 10’22 Hischier (Ebbett) 2-0, Meyer (Noreau, Heim) 3-0, 26’58 Meyer (Berger) 4-0, 33’20 Raymond (Kamerzin, Untersander) 5-0, 41’06 Kostner (Emmerton) 5-1, 45’17 Zwerger (Fora) 5-2, 49’40 Taffe (Plastino, Emmerton) 5-3, 52’11 Kostner (Pinana) 5-4, 54’00 Bodenmann (Noreau, Rüfenacht) 6-4
Note: PostFinance Arena, 17’031 spettatori. Arbitri Eichmann, Prugger; Kovacs, Stuber
Penalità: Berna 4×2′, Ambrì 5×2′ + 1xrigore (Ngoy)
BERNA – Pur battuto, l’Ambrì Piotta è riuscito in una piccola impresa. Sotto per 5-0 a Berna dopo due periodi di gioco, la squadra di Cereda ha trovato le risorse per ridare significato ad una partita che rischiava di trasformarsi in una vera umiliazione, ma grazie ad una reazione di carattere nel terzo tempo i biancoblù sono usciti dalla pista della capolista a testa alta.
I leventinesi sono tornati negli spogliatoi portando sul loro volto i segni di un’intensa battaglia durata venti minuti – chiedere a Müller e Zgraggen – ed in questo senso la “ribellione” d’orgoglio avuta contro un avversario infinitamente superiore ha un valore che nel processo di preparazione ai playout è preziosissimo.
La partita di sabato sera ha però rappresentato una lezione importante nel suo insieme, perché se nel terzo tempo l’Ambrì ha segnato quattro gol e lottato su ogni disco, questo non si può dire per i primi quaranta minuti di gara, totalmente dominati da un Berna a cui è bastata un’irresistibile fase di transizione per mettere in imbarazzo gli ospiti.
La sfida tutto sommato non era iniziata poi così male per i biancoblù, questo nonostante nei primi due minuti avessero incassato la rete di Meyer e provocato un rigore poi non concretizzato da Haas. L’Ambrì aveva saputo reagire impensierendo a sua volta Genoni – specialmente con Berthon e Monnet – ma l’incapacità di far vincere i duelli, unita ad una zona neutra completamente in mano agli orsi, ha avuto un risultato fatale dopo la seconda rete locale.
I numeri alla prima sirena raccontavano infatti di un Berna avanti 3-0, parziale che sarebbe potuto essere ben più ampio considerando il già citato rigore e i tre ferri colpiti dai padroni di casa nel solo primo periodo. A “lasciarci le penne” è stato Collenberg, che ha giocato una ruolo in senso negativo in tutte le tre reti locali, rimediando un -3 in 2’55 di gioco e passando poi tutto il resto della partita in panchina.
Senza l’infortunato D’Agostini e con Taffe al centro della terza linea, l’Ambrì ha faticato parecchio a mantenere il possesso del disco e a generare qualcosa dalle parti di Genoni, rendendosi protagonista di un periodo centrale in cui il Berna ha nettamente controllato le operazioni. L’inerzia a senso unico della contesta ha portato il risultato sino sul 5-0, in seguito alle segnature di Meyer (hat trick per lui, il primo in carriera) e Raymond.
Game over? Secondo logica sì, ma al rientro sul ghiaccio la squadra di Cereda si è resa conto di avere un orgoglio da difendere, e con soli venti minuti da giocare è riuscita a trarre il meglio dal tempo a disposizione. Kostner ha suonato la carica lasciando di sasso Genoni con un perfetto tiro di polso, a cui hanno fatto seguito alcuni cambi giocati con una marcia in più dall’Ambrì che i padroni di casa hanno fatto fatica a gestire.
Gli uomini di Jalonen sono così incappati nelle prime penalità della serata, occasioni che gli ospiti hanno immediatamente sfruttato grazie a Zwerger e Taffe, abili nel ridare un senso alla sfida e metterne in dubbio l’esito finale. Il Berna in quel frangente si è vistosamente innervosito, dopo essersi ritrovato in una posizione scomoda e per certi versi imbarazzante, situazione che ha trovato il suo apice quando Kostner ha infilato il 5-4 in situazione di shorthand.
A rimettere la chiesa al centro del villaggio ci ha pensato un paio di minuti più tardi Bodenmann, che con il sesto gol locale ha chiuso ogni discussione. Ma poco importa, a quel punto l’Ambrì Piotta aveva già dimostrato – soprattutto a se stesso – qualcosa di importante, rivoltando in maniera positiva a livello emotivo una sfida che sarebbe potuta sfociare in sensazioni molto diverse.
L’altro lato della medaglia è rappresentato dai numeri, che dicono ora che l’Ambrì Piotta è la seconda squadra condannata matematicamente ai playout, ma che soprattutto indicano come il Kloten sia ora a sole tre lunghezze di distanza. La lotta per l’undicesima posizione è dunque apertissima, ed i biancoblù dovranno dare il meglio nelle 12 partite rimanenti per iniziare la serie finale di playout con il vantaggio casalingo.
IL PROTAGONISTA
Dario Meyer: Il giovane attaccante degli orsi ha vissuto una serata da ricordare, segnando nel giro di 27 minuti lo stesso numero di reti ottenute nelle 50 precedenti partite di NLA.
Il suo hat trick ha permesso al Berna di indirizzare la sfida verso i binari della vittoria, ricavando il meglio dai minuti che Jalonen ha messo a disposizione della sua quarta linea. Terminerà la sfida con soli cinque minuti all’attivo, ma ha decisamente lasciato il segno.