AMBRÌ – E sono cinque! Prosegue la travolgente marcia dell’Ambrì Piotta, che nel turno infrasettimanale di martedì ha inflitto un pesante 5-1 allo Zugo al termine di una partita prima dominata e poi controllata senza particolari patemi d’animo. Continua dunque a sognare il popolo biancoblù, anche in questa occasione accorso numeroso alla Valascia (considerando che si trattava proprio di un martedì quasi 5’000 spettatori sono una cifra ragguardevole) e testimone di una striscia positiva che da quelle parti non si vedeva da lungo tempo.
L’avvio di primo tempo ha fatto subito presagire al meglio ed infatti, approfittando di una stupenda azione in solitaria dello “Steiner-Express”, Reichert ha aperto lo score da pochi passi. C’è voluta una sfortunata ed un po’ estemporanea autorete di Bianchi, tradito dal disco scodellato al centro da Sutter, per riaprire lo score di una partita che i ticinesi stavano ben gestendo pur senza incantare.
Come da copione da qualche partita a questa parte, i fuochi d’artificio sono però iniziati durante il terzo centrale. Un’ottima capacità di leggere la partita e l’innegabile mano di Pelletier danno infatti ai leventinesi quel qualcosa in più che gli permette di fare la differenza proprio quando gli avversari iniziano a calare. Logica conseguenza di una superiorità a tratti davvero netta le tre segnature a firma di Park, dello scatenato Reichert in versione bomber e di Schlagenhauf, che hanno sostanzialmente chiuso la partita.
Proprio nella rete del numero 44, coadiuvato in modo eccellente dai fedeli Grassi e Bianchi, è racchiusa la formula segreta di questo strabiliante avvio di stagione ambripiottese. Un disco recuperato dietro la gabbia, un rapido gioco di passaggi ed un preciso tiro al volo per chiudere la triangolazione. Cuore, intelligenza, potenza e velocità sono gli importantissimi ingredienti che stanno consentendo a Duca e compagni di compiere il tanto atteso salto di qualità.
In un terzo periodo principalmente d’accademia l’Ambrì ha continuato a spingere sull’acceleratore e con Mieville ha arrotondato il risultato sul 5-1 finale. Da segnalare negli ultimi minuti la bagarre scatenatasi tra Grieder ed il giovane Bertaggia, che pur giocando una buona partita è risultato troppo nervoso su tutto l’arco dell’incontro.
Al di fuori del solito instancabile Steiner e della confermatissima linea di Grassi, è degna di nota la prestazione di Park. Lo statunitense sembra davvero in palla e spesso da solo riesce a trascinare l’intera prima linea, completata da un Pestoni che sembra in ripresa (addirittura tre assist in questa occasione) e da Giroux, che continua ad essere un oggetto misterioso.
Come detto in precedenza molto bene anche Reichert che, approfittando delle scorribande di Steiner e grazie al suo fisico possente, si trova sempre al posto giusto al momento giusto e sta rispolverando la sua vena di segnatore. Ad ogni uscita più convincente il possente Nordlund che, con il passare del tempo, si sta rivelando un difensore solido ed affidabile e che alla luce dei buoni risultati conseguiti e del suo buon apporto probabilmente meriterebbe un rinnovo sino al termine della stagione. Da rivedere El Assaoui, troppo arruffone in fase di copertura, così come il power play che risulta ancora lento e macchinoso.
Questa bella vittoria consolida la prestigiosa posizione in classifica dei leventinesi, che già questo week end andranno però a caccia di nuove importanti conferme dapprima sul ghiaccio dei Lakers e poi in casa con il Ginevra. In attesa del futuro una cosa è comunque certa: un Ambrì così non lo si vedeva da tempo.