Dopo l’ottimo primo weekend di campionato, Ambrì Piotta e Lugano tornano immediatamente in pista per il loro terzo impegno stagionale, che li vedrà incrociare i bastoni rispettivamente con Davos (ottavo con 3 punti) e Ginevra (ultimo con nessun punto ancora ottenuto).
Si è fatta immediatamente intricata la situazione per i biancoblù che, oltre a dover schierare Jason Williams e Richard Park non al meglio della condizione (polso e rispettivamente ginocchio danno ancora delle noie), dovranno fare a meno anche di Maxim Noreau, il quale ha riportato una piccola frattura alla schiena. Inizialmente si credeva che per il canadese non fosse nulla di troppo grave, ma ora bisognerà indubbiamente rivalutare la tempistica con cui potrà fare il suo rientro.
Il suo posto in difesa verrà preso da Marc Grieder, rimasto in tribuna sabato ma che il giorno precedente era sceso sul ghiaccio nella vittoria ottenuta a Ginevra. Inoltre, come riportato dal Giornale del Popolo, Serge Pelletier apporterà dei cambiamenti alle linee, con Williams che tornerà a giocare assieme a Mieville e Pestoni. Ancora da decidere invece chi completerà il blocco di Park e Giroux. Sul fronte avversario, come noto il Davos dovrà fare a meno di Grossmann e Back, ma potrà contare su Leandro Profico.
Confrontato con gli infortuni anche il Lugano di Patrick Fischer che, se da sabato ha “un Walker in più”, nemmeno martedì sera potrà contare su Flavien Conne (influenza) e sui noti infortunati Brady Murray, Walsky e Kparghai.
In merito a quest’ultimo – che aspetta ancora di giocare la sua prima partita in bianconero – Corriere del Ticino e Giornale del Popolo riportano come lunedì il giocatore si sia allenato per la prima volta a pieno regime con la squadra e dovrebbe finalmente essere a disposizione nel giro di un paio di settimane.
Nessun cambiamento particolare da segnalare, invece, per quel che concerne la composizione delle linee. L’allenatore continuerà infatti a preferire Giacomo Dal Pian a Luca Fazzini, il quale dovrà essere più costante in allenamento prima di essere schierato”.