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Ambrì Piotta

Un successo di squadra, l’Ambrì fa valere la sua profondità

Buona prova da parte di tutte le linee leventinesi, che permettono all’Ambrì di dimostrarsi superiore al Kloten in un match comunque rimasto a lungo incerto

Un successo di squadra, l’Ambrì fa valere la sua profondità

KLOTEN – AMBRÌ

1-2

(0-1, 1-0, 0-1)

Reti: 7’38 Landry (Zwerger) 0-1, 28’27 Ojamäki 1-1, 48’29 Curran (Grassi) 1-2

Note: SWISS Arena, 5’315 spettatori
Arbitri: Piechaczek, Kova; Obwegeser, Huguet
Penalità: Kloten 1×2, Ambrì Piotta 3×2

Assenti: Rocco PezzulloZaccheo Dotti (infortunati), Jakob LiljaJonathan AngDavide FadaniTim Muggli (sovrannumero)

KLOTEN – Ha ancora qualche difficoltà nell’uccidere le partite al momento giusto l’Ambrì Piotta, ma per il resto la vittoria ottenuta in casa del Kloten non ha fatto una piega, ed è arrivata al termine di una partita in cui i biancoblù hanno dimostrato su tutto l’arco del match di essere una squadra più completa e costante rispetto agli aviatori.

Il gruppo di Cereda ha infatti saputo controllare spesso le iniziative grazie alla profondità di un lineup che ha visto tutte le linee capaci di dare un bel contributo, mantenendo soprattutto un alto ritmo che ha permesso di creare tante occasioni e ridurre a pochi minuti i momenti di vera flessione. Il match infatti si è fatto “traballante” solamente un po’ nel terzo tempo, quando poteva effettivamente andare da una parte oppure dall’altra.

Il Kloten ha comunque potuto operare solamente a folate e le principali iniziative sono state confinate agli spunti dei vari Aaltonen, Ojamäki oppure Niku. Nel complesso a parità numerica sul ghiaccio Juvonen è inoltre stato ben protetto in una partita per lui comunque delicata vista l’inattività dell’ultima decina di giorni, e nel terzo tempo ha saputo assicurare alcuni interventi decisivi.

(PostFinance/KEYSTONE/Patrick B. Kraemer)

Difensivamente l’Ambrì si è comportato bene, ha concesso una sola rete in situazione di boxplay e con la parziale complicità proprio di Juvonen, ma in generale i difensori biancoblù hanno ben gestito il puck in uscita dal terzo e bloccato anche parecchie conclusioni avversarie. Il successo alla SWISS Arena è infatti stato sicuramente di squadra, con le reti arrivate dai bastoni di Landry e Curran, ma a risultato di una manovra che è stata molto costante e ben distribuita da parte di tutti i blocchi.

Sicuramente positivo il debutto stagionale di Kostner ed in generale il contributo della quarta linea – l’unica macchia è stata una penalità evitabile di Grassi, ma per il resto il capitano ha giocato una buona partita – mentre in retrovia Curran si è distinto con tante buone giocate ed è stato premiato con il game winning goal, arrivato anche a risultato dell’unico intervento incerto di un ottimo Zurkirchen.

In generale i biancoblù sono stati abili a dimostrare di essere la miglior squadra in pista, anche se il cruccio per gli uomini di Cereda rimangono ancora la tante – e forse troppe – occasioni sprecate. Le ottime trame non sono mancate – ad esempio quel bel contropiede orchestrato da Maillet e Bürgler, oppure negli spunti di un Kubalik ancora poco incisivo – ma al momento di finalizzare manca sempre quella freddezza e precisione che permetterebbe all’Ambrì di fare un ulteriore salto di qualità.

(PostFinance/KEYSTONE/Patrick B. Kraemer)

Nulla di troppo grave al momento – i punti stanno arrivando con grande regolarità, e questo dà tempo per migliorare – ma il killer instinct è sicuramente un ingrediente che l’Ambrì vorrà aggiungere al suo mix. Il gioco ad ogni modo produce tante trame offensive non scontate ed i biancoblù si stanno profilando come una squadra poco prevedibile, e questo è importante.

Fa bene inoltre aver messo in tasca un’altra vittoria – solo la seconda da tre punti, ma la sesta in nove partite e l’ottavo risultato utile – mentre la fase offensiva in vista del derby potrebbe venir ulteriormente potenziata dall’inserimento di Ang oppure Lilja, questo nel caso dovesse giocare Senn.

Luca Cereda ha insomma tante opzioni da valutare, e dovrà anche essere un abile psicologo nel leggere bene i momenti e le esigenze dei suoi giocatori, così da trarre il meglio da tutti. La velocità di Ang e la fisicità di Lilja rimangono infatti elementi da cui l’Ambrì potrà trarre beneficio, in una logica di competizione interna che è appena all’inizio. Una cosa è però sempre più chiara, con tre difensori stranieri e proprio un bell’Ambrì.


IL PROTAGONISTA

Kodie Curran: Cresce sempre di più il difensore canadese, che da elemento “paracadute” in caso di bisogno in retrovia sta diventando sempre di più una pedina fondamentale. Con il suo innesto il reparto ha un’altra solidità ed un ulteriore giocatore capace di uscire dal terzo ed impostare l’azione. Il suo gioco è pulito e raramente sbaglia nella gestione del puck, fisicamente e difensivamente è solido, ed ogni tanto aggiunge pure qualche accento offensivo che rende ancora più imprevedibile la manovra. Mercoledì è stata la sua miglior partita, e la sensazione è che possa migliorare ancora.


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