ZUGO – AMBRÌ
2-3
(0-1, 1-1, 1-1)
Reti: 7’47 Perlini (Zwerger) 0-1, 28’25 Allenspach (Bachofner) 1-1, 37’42 Dal Pian (Incir) 1-2, 56’11 Dal Pian (Kneubuehler, Incir) 1-3, 59’02 Alatalo 2-3
Note: Bossard Arena, porte chiuse. Arbitri Stricker, Mollard; Cattaneo, Duarte
Penalità: Zugo 4×2′, Ambrì 4×2′ + 1×10′
Assenti: Matt D’Agostini, Tommaso Goi, Elias Bianchi, Julius Nättinen (infortunati), Michael Ngoy, Viktor Östlund, Christian Pinana, Petr Cajka, Joël Neuenschwander (sovrannumero)
ZUGO – Poco importa se lo Zugo arrivava da una quarantena e presentava alcune assenze di peso, all’Ambrì Piotta serviva un’ottima prova per riuscire a conquistare punti in una Bossard Arena praticamente inespugnabile per tutti, e così è stato.
Anzi, la squadra di Cereda ha fatto di più, giocando un incontro intenso e di sacrificio dall’inizio alla fine, riuscendo così a piegare Martschini e compagni nei tempi regolamentari ed in casa loro, impresa che solamente il Losanna a metà ottobre era riuscito a compiere.
I tre punti conquistati per i leventinesi sono pesantissimi, sia in termini puramente matematici e di classifica – ora il Rapperswil è a sole tre lunghezze – sia perché ottenuti in maniera compatta e convincente. L’Ambrì ha infatti giocato una partita intelligente, facendo sfogare lo Zugo e proteggendo bene l’ottimo Conz nei momenti di maggior pressione locale (sostanzialmente nel primo tempo e poi nel finale), mentre sul fronte offensivo si sono visti frangenti interessanti, culminati nella rete di Perlini e nella doppietta di Dal Pian.
Certo, nell’ultimo minuto qualche brivido freddo lungo la schiena dei biancoblù sarà sicuramente sceso, ma dopo il secondo punto locale di Alatalo gli ospiti non hanno compiuto alcun passo falso. Qualcosa in più si sarebbe potuto fare invece in avvio di terzo periodo, quando l’Ambrì ha potuto giocare praticamente tre powerplay consecutivi, ma in quella fase – e sull’occasione poco dopo mancata da Rohrbach – è mancato un po’ di mordente per andare a cercare un gol importantissimo.
Il terzo gol, quello che ha deciso la sfida, è però arrivato nel finale grazie all’insospettabile doppietta di Giacomo Dal Pian, che ha ottenuto le prime reti stagionali in una serata importantissima per i suoi, realizzando per la prima volta in carriera due gol nella stessa partita.
Una buona prova l’Ambrì l’ha inoltre offerta in termini difensivi, resistendo in particolare a quei tre boxplay ravvicinati nel primo tempo che potevano potenzialmente indirizzare il match su binari molto complicati. Così però non è stato, i biancoblù hanno stretto i denti e si sono rimboccati le maniche, e dove l’impianto difensivo non ci è arrivato – alcune “sbandate” tradottesi in qualche spazio di troppo ci sono state – ci è arrivato l’ottimo Conz, autore di una prova molto convincente. L’unica vera sbavatura di serata l’ha invece commessa Fohrler, il cui errore sull’1-1 locale era sicuramente evitabile.
Convincente è anche stata la serata di Perlini, lesto nello sfruttare quel bel disco recuperato da Zwerger nel primo tempo ed in generale il più pericoloso e concreto dei suoi, grazie anche ad un’alchimia con Flynn che è tornata a manifestarsi.
Lo Zugo invece è partito a mille ma è poi andato in difficoltà. Le conseguenze della recente quarantena si devono essere fatte sentire – così come le assenze, che non hanno però reso meno abissale la differenza sulla carta dei due lineup – ma l’Ambrì è stato bravo nel leggere l’incontro ed interpretare i ritmi su cui si è sviluppata la sfida. Nel finale Tangnes ha poi cercato di forzare la mano giocando praticamente a due linee, ma non è stato sufficiente.
Chiamata a reagire, la squadra di Cereda ha così risposto presente, e lo ha fatto con una prova solida e convincente. Per lanciare davvero la fase finale di regular season questi erano i tre punti che davvero servivano all’Ambrì, che ora ha ragione di credere un po’ di più nelle proprie possibilità.
IL PROTAGONISTA
Giacomo Dal Pian: Il protagonista insospettabile dell’incontro, autore della sua prima doppietta in carriera e capace di colpire in momenti determinanti della sfida. La sua non è stata una stagione facile, con poco ghiaccio e alcune partite passate ai Ticino Rockets, ma la sua determinazione è stata premiata in una delle partite più importanti della stagione. Oltre all’ottima partita di Perlini, a spiccare a Zugo è stato il numero 14 ospite.