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Ambrì Piotta

L’Ambrì è compatto e legge bene la sfida, da Kloten altri tre punti

Il match è più equilibrato di quanto dica il risultato, ma i biancoblù hanno approfittato dei loro momenti migliori e gestito con calma le difficoltà

(PostFinance/KEYSTONE/Patrick B. Kraemer)

L’Ambrì è compatto e legge bene la sfida, da Kloten altri tre punti

KLOTEN – AMBRÌ

1-5

(1-0, 0-4, 0-1)

Reti: 12’57 Ramel (Ojamäki, Aaltonen) 1-0, 28’07 Bürgler (rigore) 1-1, 29’03 Virtanen (Lilja, Pestoni) 1-2, 29’22 Dauphin (Wüthrich, De Luca) 1-3, 38’37 Spacek (Grassi, Lilja) 1-4, 52’21 Lilja (Dauphin, Spacek) 1-5

Note: Stimo Arena, 5’963 spettatori
Arbitri: Hebeisen, Piechazek; Fuchs, Obwegeset
Penalità: Kloten 1×2 + 1 x rigore, Ambrì 4×2

Assenti: Dominic ZwergerKilian ZündelTim Heed (infortunati), Valentin Hofer (sovrannumero)

KLOTEN – È stato un Ambrì Piotta che ha saputo convincere per la seconda serata di fila quello uscito vittorioso dalla trasferta di Kloten, dove i biancoblù hanno messo sul ghiaccio una prova che complessivamente ha rappresentato un nuovo passo avanti rispetto a quella già positiva – ma contraddistinta da più sbavature – mostrata contro il Rapperswil.

Ciò che più ha impressionato sul fronte leventinese non è infatti stato l’ampio risultato di 5-1, che per gli aviatori è probabilmente un po’ severo, ma piuttosto l’abilità della squadra di Cereda di mettere in pista una grande capacità di valutazione delle situazioni di gioco.

I biancoblù non hanno infatti dominato il Kloten, ed anzi in termini di gioco l’intera sfida è stata piuttosto equilibrata, ma l’Ambrì l’ha fatta sua riuscendo a sfruttare al meglio i suoi momenti favorevoli, per poi gestire con calma e ordine quelle fasi in cui erano gli avversari a controllare il gioco.

Un compito non evidente questo, soprattutto considerando le premesse che hanno costretto i leventinesi a giocare con un solo difensore straniero vista l’assenza di Heed (messo fuori causa da una discata nel secondo tempo di venerdì), ma il reparto ha retto davvero bene. Fohrler ha fatto il suo debutto stagionale prendendo il posto dello svedese, ed in generale la retroguardia si è mostrata ben organizzata nel contenere un Kloten che ha spesso dovuto girare al largo di Juvonen.

(PostFinance/KEYSTONE/Patrick B. Kraemer)

L’unico vero errore è arrivato sul gol iniziale firmato dal giovane Mischa Ramel (già a quota tre reti in stagione!), quando un’incomprensione dietro la porta tra Juvonen e Isacco Dotti ha regalato il disco agli avversari. L’evitabile episodio si va ad aggiungere a quelli che già 24 ore prima avevano permesso ai Lakers di andare in rete, ma per il resto della partita l’Ambrì si è mostrato ben messo in pista e praticamente mai in affanno.

Sul fronte offensivo invece i leventinesi inizialmente hanno fatto un po’ fatica a tenere profondi i dischi, ed infatti nella prima frazione gli unici affondi pericolosi sono stati quelli di Pestoni e Bürgler su azione di ripartenza, oltre alla rete giustamente annullata a Lilja per bastone alto.

L’equilibrio sul piano del gioco è continuato anche nel periodo centrale, ma è bastato un episodio per accendere nell’Ambrì Piotta una scintilla “da record” che ha permesso agli ospiti di segnare addirittura tre gol in 75 secondi. Il Kloten ha infatti causato un rigore spostando intenzionalmente un bastone rimasto sul ghiaccio per cercare di infastidire il powerplay degli avversari, e Bürgler ne ha approfittato per trasformare con freddezza l’1-1.

Nel minuto residuo di superiorità numerica è poi arrivato il tiro dalla distanza di Virtanen valso il vantaggio, mentre soli 19 secondi dopo Dauphin ha deviato in maniera decisiva un puck davanti a Zurkirchen.

In quella fase il momentum è chiaramente passato in maniera importante nelle mani della squadra di Cereda, mentre il Kloten ha faticato non poco nel ritrovare lucidità. Nel finale di periodo centrale l’Ambrì è inoltre stato bravo nel superare indenne due boxplay praticamente consecutivi – una rete in quella fase avrebbe cambiato molto i connotati della sfida alla pausa – ed una volta stretti i denti è stato Spacek a dare la mazzata definitiva agli aviatori.

C’è insomma stato tanto opportunismo nel gioco dell’Ambrì, sostenuto però dalla solidità di un gioco capace di leggere le situazioni e di gestirle tutte con una certa calma. Nel terzo tempo i biancoblù hanno infatti gestito senza problemi il vantaggio, senza mai dare l’impressione che il Kloten potesse cambiare la sostanza del risultato.

Questo grazie anche alla prestazione di vari singoli. Spacek è stato autore nuovamente di un’ottima partita in combutta con Lilja, con lo svedese che per alcuni tratti si è visto poco ma che è stato molto bravo nel creare spazi e proteggere il disco, svolgendo esattamente quel lavoro per cui è stato ingaggiato. Per lui è inoltre arrivata anche la seconda rete su bel suggerimento di Dauphin, altro elemento che ha convinto una volta di più.

La prova è però stata positiva in senso generale, e nuovamente ben distribuita su un minutaggio che ha visto solamente Virtanen superare i 20 minuti di gioco (per l’esattezza 21, come nella prima uscita) e nessun attaccante ad eccezione di Spacek (16’52) andare oltre i 15 minuti di ghiaccio. L’Ambrì insomma affermava di volersi basare su uno sforzo di squadra, ed in questo primo weekend è ciò che si è visto.

Per chiudere non resta che sottolineare una seconda ottima prova di Juvonen che, al netto dell’incomprensione che ha portato all’unico gol avversario, è stata una vera sicurezza quando si trattava di rispedire al mittente i tentativi del Kloten di sfruttare i loro momenti migliori. In questo senso hanno faticato anche gli stranieri degli aviatori, con i vari Ojämaki, Ang e Morley minacciosi solamente nella prima metà di gra.

Le basi per continuare a crescere ci sono insomma tutte, pensando anche ad alcuni giovani – come De Luca, Landry, Pezzullo e Terraneo – che hanno già vissuto esperienze significative nel corso del weekend. L’entusiasmo per iniziare bene la stagione è un ingrediente importante, ed anche le loro prestazioni stanno contribuendo ad un inizio in cui l’Ambrì Piotta si è mostrato molto compatto.


IL PROTAGONISTA

Michael Spacek: Già venerdì aveva disputato un’ottima prova, ed anche a Kloten ha confermato da essere già su altissimi livelli. Il ceco ha mostrato la sua solita velocità nelle gestione del disco e la capacità di gestirlo benissimo negli spazi stretti, trovandosi inoltre molto bene con un Lilja abile nel creare spazi farsi trovare nelle zone calde della pista. Le dinamiche sono diverse da quelle con Chlapik, ma promettono un’alchimia interessante.


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