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Ambrì Piotta

L’Ambrì crolla alla distanza a Davos, Flückiger non convince

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DAVOS – AMBRÌ

5-1

(0-1, 1-0, 4-0)

Reti: 1’22 Pestoni (Chavaillaz, Fuchs) 0-1, 35’41 Ambühl (Dino Wieser, Marc Wieser) 1-1, 42’03 Hofmann (Kindschi) 2-1, 45’46 Corvi (Marc Wieser) 3-1, 56’39 Ambühl (Marc Wieser) 4-1, 58’30 Jörg (Simion) 5-1

Note: Vaillant Arena, 5’106 spettatori. Arbitri Fischer, Wiegand; Borga, Küng
Penalità: Davos 3×2′, Ambrì 5×2′

DAVOS – Reduce dalla preziosa vittoria ottenuta in casa contro Rapperswil, l’Ambrì si è presentato nella tana del Davos alla ricerca di fondamentali punti-salvezza (o per alimentare la speranza di disputare i playoff) con nel mirino l’aggancio al Friborgo ed il sorpasso al Kloten.

Alla Vaillant Arena i biancoblù hanno a tratti espresso un buon gioco, ma, sterili sotto porta ed estremamente fragili in difesa – anche a causa di un Flückiger tutt’altro che irreprensibile – gli uomini di Pelletier sono stati sconfitti con un pesante 5-1 dai padroni di casa.

La partita era cominciata nel migliore dei modi per i ticinesi, subito avanti 1-0 con lo scatenato Pestoni ed apparsi molto frizzanti dalle parti di Genoni. La verve degli ospiti si è però progressivamente spenta – in seguito anche ad un paio di chiamate arbitrali davvero opinabili – ed il Davos è riemerso, iniziando a macinare gioco.

I biancoblù hanno avuto il merito di difendere ordinatamente il vantaggio ed in power play con Steiner hanno pure sfiorato il 2-0 (palo), ma un altro montante colpito da Du Bois è stato solo l’antipasto di quanto sarebbe successo di lì a poco. Approfittando di un goffo intervento di Flückiger i grigionesi sono pervenuti al pareggio al 35’ con Ambühl che, anche in maniera un po’ fortunosa, ha ribadito il disco in rete dopo il primo tiro-appoggio di Dino Wieser.

Il gol ha riacceso gli animi di Giroux e compagni che, proprio con la prima linea, hanno sfiorato il punto del nuovo vantaggio a pochi attimi dalla seconda sirena, venendo però fermati da un Genoni poco elegante ma molto efficace.

Il periodo conclusivo è subito stato condizionato dalla seconda indecisione del cerbero biancoblù, che dopo appena 2’ si è fatto battere da un polsino non proprio irresistibile dell’ex Hofmann.

Il gol ha definitivamente affossato il morale dei ticinesi, che ormai stanchi e privi di argomenti hanno prestato il fianco alle letali ripartenze degli uomini di Del Curto. Il punto del 3-1 è così giunto dopo poco più di 3’ a firma di Corvi che, con un rocambolesco pallonetto, ha beffato per la terza volta l’estremo difensore leventinese, chiudendo di fatto il match.

I biancoblù hanno ancora avuto qualche chance per ritornare in partita ma, privi dell’imprescindibile Giroux per una parte del terzo periodo a causa di un taglio al volto, hanno faticato maledettamente a pungere anche in superiorità numerica.

Ad arrotondare il punteggio nel finale ci hanno poi pensato lo scatenato Ambühl in contropiede (sciagurata giocata di Gautschi e ancora impacciato Flückiger nell’1-contro-1) e Jörg, lasciato completamente libero nello slot.

Una partita da dimenticare insomma, cominciata bene ma che col passare del tempo ha messo in mostra i soliti difetti di una squadra che, nonostante il grande impegno messo in pista, fatica a competere con il cinismo delle altre formazioni.

In ottica futura, complice anche il nuovo infortunio occorso a Bouillon – il canadese non è più stato schierato a partire dal secondo periodo, per lui il problema è al ginocchio -, sembra imprescindibile il ritorno sul ghiaccio del lettone Masalskis.

Negli ultimi incontri disputati Flückiger si è rivelato non all’altezza del compito e dare ghiaccio all’esperto portiere di caratura internazionale sembra al momento il modo migliore di dare un po’ di tranquillità all’intero reparto arretrato. A Pelletier la decisione a partire da martedì sera contro gli ZSC Lions…

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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