AMBRÌ – GINEVRA
2-3
(1-0, 1-2, 0-0; 0-1)
Reti: 1’41 Zwerger (Fora, D’Agostini) 1-0, 21’50 Le Coultre (Rod, Richard) 1-1, 28’59 Fora (D’Agostini, Trisconi) 2-1, 29’27 Rod (Maillard, Richard) 2-2
Rigori: Smirnovs, Richard, Wingels
Note: Valascia, 4’578 spettatori. Arbitri Stricker, Hebeisen; Kaderli, Cattaneo
Penalità: Ambrì 3×2′ + 1×10′, Ginevra 2×2′
AMBRÌ – Ci sta provando, l’Ambrì Piotta di Luca Cereda, ma per ora ci sta riuscendo solamente in parte. Una prova carica di volontà e voglia di lanciare la propria stagione venerdì sera non è bastata per piegare il Ginevra Servette, capace di espugnare la Valascia ai rigori dopo un match in cui i biancoblù avrebbero meritato miglior sorte.
I leventinesi hanno vissuto una serata in crescendo, con gli ospiti capaci di mostrare qualcosina di più in termini di iniziativa nel periodo iniziale, ma poi D’Agostini e compagni hanno iniziato a prendere ritmo, sino ad arrivare a un terzo tempo per buona parte controllato e in cui l’Ambrì è andato più volte vicino al gol risolutore.
La finalizzazione della propria manovra continua però a fare difetto, e questo è un aspetto del gioco che si sblocca sì migliorando la mira, ma anche e soprattutto mettendoci quel pizzico di determinazione in più tipico di quando la squadra di Cereda gioca con il suo proverbiale fuoco sacro.
Per ora questa caratteristica non è ancora uscita appieno. Certo, anche venerdì l’Ambrì ha lottato su ogni disco e ha vinto un buon numero di battaglie, ma per temprare il giusto carattere manca all’appello qualche vittoria, quelle che ti permettono di cementare il gruppo e alimentare lo spirito vincente.
In questa fase i leventinesi stanno mostrando tante buone cose, ma la ricetta giusta è presente più nelle intenzioni che nell’esecuzione, ed in questo senso la scintilla mancante è rappresentata dal primo successo, che poi a catena potrebbe sbloccare diverse cose.
Fatte queste premesse l’Ambrì venerdì sera meritava di ottenere un successo per cui ha lavorato parecchio, giocando una partita ruvida – contro il Ginevra è inevitabile – e con grande determinazione da parte di tutti, anche se a livello di singoli solamente D’Agostini appare davvero al pieno delle sue possibilità.
Tanti altri elementi invece lasciano intravedere il processo verso la forma migliore, ed in questo senso l’intera squadra sta progredendo, ma lo sta facendo passo dopo passo. Manca forse un po’ di alchimia nei singoli blocchi, ma le circostanze non stanno aiutando a mantenerli costanti di partita in partita.
Cereda nella fattispecie ha compiuto diverse scelte rilevanti, lasciando per la prima volta Sabolic in tribuna e promuovendo Trisconi nel top six, operazione che ha permesso anche il debutto in NLA di Joël Neuenschwander. Il numero 75 è stato prezioso, in termini di energia e disturbo in fase di forecheck.
Sta lavorando per tornare al meglio anche Zwerger, che ha trovato il primo gol grazie ad un bel tiro dopo 1’41 per quello che è stato per l’Ambrì il primo vantaggio della stagione. Pregevole anche l’azione che ha portato al secondo allungo di serata, con Fora a concludere un contropiede in shorthand a metà partita.
Nel periodo centrale il Ginevra ha però colpito in momenti delicati della sfida, ottenendo l’1-1 dopo nemmeno due minuti di gioco – Le Coultre ha potuto godere di un po’ troppa libertà nell’inserirsi nello slot – e poi infilando il 2-2 dopo soli 28 secondi dalla segnatura ticinese.
Il terzo tempo è poi stato controllato dall’Ambrì, che non ha però trovato la chiave giusta per eludere la guardia dell’ex Descloux, che ha poi mantenuto la sua porta inviolata – pur aiutato da un ferro – anche durante i rigori.
Payr è stato chiamato all’esercizio un po’ a sorpresa – Cereda nel post partita lo ha definito uno dei migliori in squadra – mentre sull’altro fronte Smirnovs, Richard e Wingels non hanno dato scampo a Hrachovina, fin lì autore di una solida prova.
L’Ambrì Piotta ha così ottenuto il primo punticino della stagione, ed anche se dopo quattro partite si attende ancora la vittoria ci sono sufficienti elementi per catalogare questa prova come positiva.
I biancoblù stanno prendendo forma, ed hanno probabilmente bisogno di una serata “scatenante” per risvegliare alcune dinamiche ancora sopite. In corso c’è un processo di crescita non semplice ma necessario, e la sfida adesso sarà sfruttare la serie di partite casalinghe in programma – quattro delle prossime cinque – per velocizzare il più possibile i tempi. Dall’intero ambiente ci vorrà però anche un po’ di pazienza.
IL PROTAGONISTA
Matt D’Agostini: È senza dubbio il giocatore biancoblù attualmente più “in palla”, ed il suo apporto in questo inizio di stagione si sta rivelando determinante, in termini di punti ma anche e soprattutto per mostrare la giusta via al resto del gruppo.
Non è riuscito a trovare il gol nonostante alcune occasioni ghiotte, ma il ritmo e gli stimoli che ha portato ad ogni cambio lo hanno elevato rispetto agli altri giocatori in pista.
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