AMBRÌ – C’è tutta l’essenza dell’Ambrì Piotta in questa incredibile rimonta, e di fronte a tanta determinazione non si può che applaudire una serie di vittorie semplicemente strepitosa che ha infine permesso a chi più lo meritava di accedere ai pre-playoff. Quella leventinese ha infatti dimostrato di essere una squadra migliore del Berna, perché nel momento di maggiore difficoltà si è compattata ed è riuscita a ritrovare la miglior versione di sé stessa, coronando con una serata pazzesca il suo percorso.

Diverse assenze di peso tra infortunati e squalificati non hanno intaccato la capacità del gruppo di portare nuovamente sul ghiaccio grande determinazione e fiducia, con ogni giocatore capace di interpretare al meglio il proprio ruolo. Chi era chiamato a dare una spinta offensiva al gioco ha preso questa responsabilità con grande carattere – Pestoni, Bürgler, Heim e Zwerger hanno tutti giocato un’ottima partita – mentre altri elementi più votati al garantire energia ed intensità non si sono mai tirati indietro.

Coraggiosa la partita di Giona Bionda, al debutto nella massima lega ed impiegato con regolarità, con alcuni cambi anche in powerplay ed un gol che nel terzo tempo lo ha eluso per una questione di centimetri. Chissà, forse per lui ci sarà presto occasione di riprovarci, magari proprio durante una mini-serie contro il Losanna in cui l’Ambrì Piotta potrà esprimersi senza alcun peso sulle spalle.

Un po’ di tensione lunedì si è invece logicamente vista, specialmente in un primo tempo in cui i biancoblù erano consci della posta in palio ed avevano bisogno del proverbiale gol per sbloccarsi. In quella fase il Rapperswil si è reso pericoloso, con Juvonen fondamentale in un paio di circostanze, giusto quelle necessarie per permettere ai suoi di fare “click”.

Al primo powerplay di serata l’Ambrì è riuscito a sbloccarsi, con Kostner che ha pescato alla perfezione Bürgler per il gol che ha dato il là ad un periodo centrale a mille all’ora. Arrembante e capace di conquistarsi altre possibilità in powerplay ed anche un rigore – poi sbagliato dallo stesso Bürgler – i leventinesi hanno costruito cambio dopo cambio la loro vittoria, trascinato dal caldissimo ambiente della Gottardo Arena che ha ricordato quel bruciante primo periodo contro il Friborgo di metà settembre.

Avanti di quattro reti alla seconda pausa il grosso del lavoro era fatto, ed il terzo tempo si è giocato con un occhio alla partita di Berna, rimasta in bilico sino a quando nel finale il Losanna ha trovato le reti risolutrici. In extremis ed in maniera pazzesca l’Ambrì è così riuscito a centrare il suo principale obiettivo stagionale, facendolo in una maniera che sicuramente ridà serenità a tutto l’ambiente.

Cereda ha infatti portato la sua squadra a vincere sei partite consecutive – non succedeva dal 2013 – nel momento più delicato e difficile della stagione, trovando le risorse mancanti nell’unità del gruppo e facendo leva su quei principi che sappiamo essere alla base della filosofia sportiva del club. Decisivo poi l’arrivo di Juvonen, che con la sua freddezza ha trasmesso tanta sicurezza, e in tutto questo a catena l’Ambrì ha ripreso a segnare con più costanza ed ha ritrovato il contributo decisivo dei propri special teams.

Insomma, ai pre-playoff i biancoblù ci arrivano nel miglior modo possibile, perché nell’atteggiamento dell’Ambrì i giochi che contano sono già iniziati sei partite fa. Intensità e determinazione hanno permesso alla squadra di mantenere alto il suo ritmo nonostante un calendario massacrante, e chissà che questo non possa essere un piccolo vantaggio nella serie contro il Losanna.

I vodesi sono sicuramente un cliente difficile, tanto che nelle partite giocate nel 2022 hanno mantenuto una media di due punti ad incontro (solo il Ginevra ha fatto meglio), ma l’Ambrì di oggi ha gli strumenti per dire la sua. E chissà, magari anche per diventare una mina vagante.

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IL PROTAGONISTA

Dario Bürgler: Il suo gol è quello che sblocca l’Ambrì dopo un primo tempo comprensibilmente un po’ contratto, e da lì in avanti i biancoblù non si sono più fermati. Per lui c’è il rammarico di non aver segnato quel rigore quando si era ancora sul 2-0, ma ha continuato a giocare con grande intensità ed infine ha firmato anche la doppietta. Il bottino stagionale parla di 15 gol, decisamente niente male!

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HIGHLIGHTS