AMBRÌ – VISP
4-1
(2-1, 1-0, 1-0)
Reti: 1’28 Rampazzo 0-1, 18’26 Zwerger (Emmerton, D’Agostini) 1-1, 19’27 Lhotak (Trisconi) 2-1, 25’35 D’Agostini (Emmerton) 3-1, 55’26 Bianchi (Lauper) 4-1
Note: Raiffeisen BiascArena, 515 spettatori. Arbitri Boverio, Mollard; Abegglen, Rebetez
Penalità: Ambrì 6×2′, Visp 6×2′
BIASCA – Non è ancora un’amichevole che “chiude il cerchio” del preseason quella giocata e vinta venerdì sera dall’Ambrì Piotta contro il Visp, ma l’ultima sfida di questo mese di agosto per i biancoblù ha rappresentato una sorta di crocevia tra un durissimo periodo di preparazione fisica ed un’ultima settimana che dovrà permettere alla squadra di acquisire lucidità e fluidità nelle sue manovre.
Qualcosina in più rispetto alla sera precedente i ragazzi di Cereda l’hanno fatto vedere, specialmente durante un secondo tempo caratterizzato da meno penalità e delle ampie fasi a cinque-contro-cinque, che hanno così bilanciato un primo periodo interrotto a cadenze regolari dalle braccia alzate dei direttori di gara.
Come giovedì i leventinesi sono andati immediatamente sotto nel punteggio, con Rampazzo che dopo soli 87 secondi di gioco non ha fatto fare una gran figura a Conz con il suo tiro di polso. L’entrata in materia è però stata difficoltosa per tutta la squadra di casa, capace sì di trovare alcune trame interessanti – ma ancora troppo sterili – in powerplay, ma per il resto poco lucida nella costruzione della sua manovra.
Questo non ha però impedito a Zwerger (dimenticato nello slot, non ci ha pensato molto a punire gli avversari) e Lhotak (rete in contropiede) di ottenere due gol che hanno permesso ai ragazzi di Cereda di andare alla prima pausa in vantaggio. Come detto le cose sono poi andate meglio, con l’Ambrì che ha fatto il gioco e trovato anche il 3-1 in shorthand grazie a D’Agostini, mentre nel finale di partita capitan Bianchi ha trovato una seconda rete in inferiorità numerica valsa il definitivo 4-1.
Ancora senza Plastino – rientrato in Canada – e con la lista dei “soliti” infortunati a cui si è aggiunto Christian Stucki (ne avrà per 6 mesi), quella di venerdì è stata anche una serata di esperimenti, a partire da un reparto arretrato che ha visto tutte le coppie difensive modificate rispetto alla partita precedente.
Se da un lato c’è chi ancora deve ritrovare le migliori sensazioni, dall’altro sono emersi nuovamente i giovani Pinana e Moor, che già ben conoscono il sistema di Cereda e ne stanno approfittando per fornire delle prestazioni pulite, precise e condite da ben pochi errori. Il numero 77 è stato inoltre schierato nuovamente nella prima linea di powerplay, fiducia che si è guadagnato – e sta giustificando – risultando uno dei migliori biancoblù in pista nelle ultime uscite.
Qualche modifica è stata apportata anche sul fronte offensivo, con Incir che è stato inserito nel blocco di Taffe (buone mani, ma ancora poco incisivo) e Lauper, mentre D’Agostini è stato spostato nella prima linea formata da Emmerton e Zwerger. Nonostante le nuove combinazioni è chiaro che il lavoro maggiore da fare rimane sugli automatismi e sul primo passaggio in uscita dal terzo, ma nel momento in cui saranno state smaltite le scorie delle ultime dure settimane, si dovrebbe assistere ad un Ambrì capace di evidenziare maggiore lucidità.
Come prevedibile il freno imposto da gambe e testa pesanti è diventato evidente nel terzo tempo, quando i biancoblù hanno perso un’infinità di dischi gestiti con poca freddezza, preoccupandosi principalmente di farli uscire dalla propria zona e mandarli in profondità. Su questi aspetti ci si concentrerà nel corso della prossima settimana, prima di un ultimo test contro il Bienne che saprà dare indicazioni più precise sulle condizioni in cui si presenterà questo Ambrì Piotta al difficile debutto di campionato.
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