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Interviste

LaLeggia: “Non abbiamo saputo dare il massimo, prepariamoci per ripartire al meglio”

Il difensore dopo la sconfitta con il Losanna: “Non possiamo pensare di vincere tutte le partite ma ogni sera bisogna sempre dare tutto. Il mio adattamento? La NL è un campionato top, ma sto vivendo buoni momenti”

(Photobrusca & Luckyvideo)

LUGANO – La serie positiva del Lugano si è fermata a sei vittorie, contro il Losanna alla Cornèr Arena è arrivato uno stop, con i vodesi capaci di battere la squadra di Luca Gianinazzi per la seconda volta in stagione.

I bianconeri dopo lo sforzo di venerdì a Zurigo sono apparsi in comprensibile calo di energie fisiche e mentali, ma Joey LaLeggia non vuole parlare di stanchezza: “Non credo sia stata una questione di mancanza di energie, semplicemente dovevamo giocare meglio come squadra e semplificare le cose“, afferma il difensore canadese. “Sappiamo che il campionato è lungo e non si può pensare di vincere 52 partite ma ogni sera bisogna entrare in pista e dare il meglio”.

Joey LaLeggia, va comunque detto che le assenze cominciano ad essere numerose, in difesa avete perso anche Alatalo…
“Gli infortuni fanno parte dello sport professionistico e quindi anche dell’hockey, occorre semplicemente che chi subentra agli assenti lo faccia con il giusto “mindset” e si faccia trovare pronto. Abbiamo un gruppo numeroso con tanti ragazzi pronti a fare sempre un passo avanti e siamo tutti disposti ad aiutarci l’un l’altro”.

Per via delle assenze ci sono stati altri cambiamenti nel line-up, tu hai giocato con Hauseer dopo aver avuto al fianco prima Mirco Müller e poi Peltonen. Come si gestiscono questi cambiamenti?
“Parlando di Hauseer devo dire che mi ha impressionato, è un giocatore di grande talento e personalità, ha sicuramente un grande futuro davanti ed è un bravissimo ragazzo. Per quanto riguarda i cambiamenti di linea per me non sono un problema, con Mirco Müller avevo a fianco uno dei migliori difensori della lega, Jesper Peltonen è anche lui un grande talento e di Hauseer abbiamo già parlato. È normale che a volte ci siano dei cambiamenti, venerdì come detto abbiamo perso anche Alatalo e quindi bisogna sempre essere pronti a questo ma abbiamo una squadra attrezzata per far fronte alle assenze”.

Ti stupisce la capacità di alcuni giovani di prendersi subito tante responsabilità?
“I ragazzi più giovani stanno sfruttando bene il loro spazio per crescere e aiutare la squadra, loro rappresentano il futuro e sono sicuro che molti di loro che stiamo vedendo giocare in queste settimane avranno un grande impatto su questa squadra”.

Sul piano personale come vedi il tuo adattamento all’hockey svizzero? Confermi che è un campionato in cui è difficile imporsi?
“Assolutamente, è una lega molto competitiva e trovo che ci siano molte differenze rispetto a ciò che ho trovato nella mia esperienza in Svezia della scorsa stagione”.

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