SVIZZERA – GERMANIA
3-2
(1-1, 2-1, 0-0)
Note: Minsk Arena, 11’628 spettatori.
Penalità: Svizzera 3×2′, Germania 3×2′
MINSK – La Svizzera ha finalmente conquistato la sua prima vittoria ai Mondiali di Minsk, al termine però di una partita solo a tratti convincente e che, nel complesso, ha fornito uno spettacolo di livello piuttosto basso. Con Benjamin Plüss in tribuna e Tim Ramholt in formazione, coach Sean Simpson ha operato diversi cambi alle linee durante il match – facendo giocare ben poco il debuttante difensore dello Zugo – riuscendo alla fine a strappare il primo successo del torneo.
Il primo tempo non ha certo visto in pista la Svizzera arrembante che si sperava di ammirare, con i rossocrociati capaci di tirare solamente 5 tiri verso la porta protetta da Rob Zepp, di cui sostanzialmente solo uno davvero pericoloso, ovvero quello che ha permesso a Damien Brunner di siglare l’1-0 in powerplay.
Anche in quell’occasione, però, la rete non è caduta al termine di una vera manovra offensiva, ma è stata piuttosto figlia di uno spunto isolato dell’attaccante dei Devils. Sino a quel momento – era il 12’17’ – la Germania si era però fatta leggermente preferire, quel tanto che bastava per giustificare il pareggio firmato da Thomas Oppenheimer, ottenuto esattamente 100 secondi più tardi. Nell’occasione è stata ancora fatale la passività degli elvetici, unita ad una lettura errata della situazione di Tim Ramholt.
Durante il secondo tempo le cose sono migliorate, a partire dalla grande occasione capitata sul bastone di Andres Ambühl dopo pochi secondi, ritrovatosi a tu-per-tu con Rob Zepp. Nulla è poi successo per i successivi 8 minuti, sino a quando lo stesso Ambühl e Hollenstein hanno confezionato un bel contropiede disinnescato da un’incredibile parata del portiere tedesco.
La gioia della rete è però stata posticipata solamente di pochi secondi, visto che al 32’13 lo stesso Hollenstein ha fatto secco Zepp con un bel tiro al volo dalla media distanza. Il gol ha decisamente ringalluzzito gli uomini di Sean Simpson, che hanno finalmente iniziato a macinare gioco e a mettere sotto pressione la Germania. Quasi logico il 3-1 segnato da Kevin Romy, che ha sfruttato il bel lavoro preparatorio di Damien Brunner.
La Svizzera in retrovia però ha continuato a non convincere, tanto che a poco più di un minuto dalla seconda sirena è arrivato il 3-2 firmato dal solito Thomas Oppenheimer, abile nello sfruttare una difesa mal posizionata. Reto Berra e compagni hanno poi retto sino al 60′, pur grazie ad un po’ di fortuna e ad un’asta colpita dai tedeschi a pochi secondi dallo scadere.
I primi punti sono dunque arrivati, anche se questa Svizzera è ancora ben lontana dal convincere pienamente. Contro avversari di maggior caratura, infatti, quanto visto sul ghiaccio mercoledì pomeriggio non sarebbe sicuramente bastato. Si spera dunque che il successo possa sbloccare i nostri e dare loro quella fiducia in più necessaria per fornire prestazioni più convincenti a livello di concentrazione ed insensità.