(Photo by Matt Zambonin/HHOF-IIHF Images)
HELSINKI – Serviva un miracolo, e almeno per metà è stato compiuto. Andare a punti contro la corazzata canadese sembrava un’impresa a dir poco proibitiva dopo le due sconfitte patite dagli elvetici, in particolare dopo la sconcertante prestazione contro la Danimarca.
Invece i ragazzi di Fust sono stati capaci di tenere accesa una seppur flebile speranza grazie al punto guadagnato contro la squadra diretta da Dave Lowry. Rod e compagni si sono infatti arresi ai rigori, facendo sudare le tipiche sette camicie ai ragazzi della foglia d’acero, permettendosi pure il lusso di andare sul parziale di 2-0 nel primo periodo, un fatto, questo, mai accaduto nelle precedenti sfide tra le rispettive rappresentative nazionali U20.
Le reti di Riat e (in power play) e Meyer hanno fatto vacillare almeno un attimo i canadesi, che hanno poi accorciato le distanze a soli 23” dalla prima sirena.
I rossocrociati non si sono assolutamente scomposti, tenendo testa ai ben più quotati avversari, incassando sì la rete del pareggio, ma resistendo anche a quattro box play consecutivi che avrebbero potuto uccidere la partita in favore di Strome e soci.
I rigori hanno premiato i nordamericani, andati a segno con Point e Barzal, mentre per la Svizzera Suter e Meier si sono fatti parare i propri tiri.
Una speranza di passare il turno esiste ancora, ma i ragazzi di Fust dovranno battere gli USA di Auston Matthews entro il 60’ e sperare che la Danimarca non faccia ulteriori punti nelle sue ultime partite.
Impossibile? Forse, ma crederci non costa nulla a nessuno.