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La Svizzera ha pochi argomenti, la Russia si impone per 5-1

La squadra di Fischer ha ancora tanto su cui lavorare, ne è la prova la sfida contro la “selezione B” russa. Hofmann schierato nel ruolo di centro

(PPR/Alexandra Wey)

La Svizzera ha pochi argomenti, la Russia si impone per 5-1

SVIZZERA – RUSSIA

1-5

(1-3, 0-0, 0-2)

Reti: 4’46 Alexeyev (Tkachyov) 0-1, 10’36 Hollenstein 1-1, 14’19 Zub (Ilyn, Rykov) 1-2, 16’05 Tkachyov 1-3, 40’22 Kruchinin 1-4, 56’14 Li 1-5

Note: Eiszentrum Luzern, 3’119 spettatori. Arbitri Lemelin, Dipietro; Kaderli, Altmann
Penalità: Svizzera 3×2′, Russia 3×2′

LUCERNA – Dopo la vittoria ottenuta giovedì sera contro l’Austria, la Nazionale di Patrick Fischer non ha saputo ripetersi contro la più attrezzata Russia che, nonostante fosse in pista con la propria “selezione B”, ha ricordato ai rossocrociati che il lavoro per farsi trovare pronti ai Mondiali è ancora parecchio.

Capitan Raphael Diaz e compagni hanno infatti trovato le loro difficoltà nel riuscire a proporre argomenti validi per impensierire il portiere avversario Ilya Konovalov, battuto solamente in situazione di 5-contro-3 nel primo tempo, e complessivamente sollecitato a fiammate più o meno isolate.

Dopo un inizio timido, la Svizzera ha sì saputo crescere in alcune parti del proprio gioco con il passare dei minuti, ma la giovane selezione russa si è sin dal primo ingaggio dimostrata più dotata tecnicamente e maggiormente lucida nell’applicare i propri automatismi.

È dunque bastato il 3-1 maturato nel primo tempo alla squadra ospite per dare una precisa direzione alla sfida, con Lukas Frick nello sfortunato ruolo dell’uomo che ha commesso due errori evitabili – sul primo e terzo gol – ed una seconda rete forse viziata da un cambio scorretto.

In pista con una formazione modificata che ha visto il bianconero Gregory Hofmann schierato al centro e una sola linea mantenuta intatta rispetto a giovedì – Genoni in porta, dentro Scherwey e Bertschy, fuori Schäppi e Baltisberger – i rossocrociati hanno cercato di scollarsi di dosso una certa imprecisione, che ha però accompagnato la squadra per tutti i 60 minuti.

La sfida si è così definitivamente chiusa quando Alexei Kruchinin ha messo la firma sul 4-1 dopo soli 22 secondi di gioco nel terzo tempo, mettendo la parola fine alle speranze di rimonta elvetiche. Qualche chance interessante è arrivata in superiorità numerica – bella una fase di 6-contro-5 con penalità differita – ma agli svizzeri è mancato un po’ di mordente per trovare qualche rete in più.

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