(PHOTOPRESS/Peter Klaunzer)
FRIBORGO – Il percorso di avvicinamento al Mondiale della Svizzera di Patrick Fischer è continuato venerdì sera con una vittoria per 2-1 al cospetto della Russia, nella prima “puntata” della doppia sfida che vedrà le due rappresentative incrociare nuovamente i bastoni sabato pomeriggio.
La Svizzera si è presentata in pista per questa quinta partita di preparazione con i nuovi innesti Malgin e Furrer, lasciando invece a riposo Hiller e Marti, in una sfida che per Fischer è servita anche per mettere a punto i successivi tagli che saranno comunicati a breve.
Il match è iniziato con una prima frazione di gara in cui le due squadre hanno evidenziato la volontà di mettersi in mostra, più però a livello individuale che collettivo. I rossocrociati nelle prime battute hanno infatti faticato a costruire una manovra corale, iniziando a giocare assieme solamente dopo un quarto d’ora abbondante, con in particolare Malgin in grado di mettersi in mostra per un paio di dischi smistati con grande visione di gioco.
Non ci ha però messo tanto il punteggio a sbloccarsi, visto che i russi alla prima occasione in powerplay hanno fatto secco Flüeler grazie ad un tiro di polso preciso di Anton Burdasov, che da media distanza ha deciso di fare tutto da solo sfruttando lo “screen” del bianconero Furrer.
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Sull’altro fronte di reali pericoli nella prima frazione non ne sono arrivati, ed i tentativi più convinti dei padroni di casa sono stati ben neutralizzati da Ilya Sorokin, giovane stella destinata a difendere in un futuro non troppo lontano la gabbia dei New York Islanders.
Il periodo centrale è invece iniziato con un brutto episodio, che ha visto Damien Brunner lasciare il ghiaccio sanguinante dopo un impatto con Bogdan Kiselevich, punito con una penalità di cinque minuti e di partita. Il powerplay rossocrociato ha faticato ad ingranare, ma il bianconero è potuto tornare a giocare poco dopo, in tempo per vedere Praplan sfruttare un’altra superiorità numerica al 33’50 per l’1-1.
Complessivamente la Svizzera ha saputo farsi preferire durante il secondo tempo, fatta eccezione per una fase finale in cui la Russia è tornata a giostrare bene nel terzo offensivo. Per il resto la squadra diretta provvisoriamente da Oleg Bratash si è limitata a qualche ripartenza, anche se in quei frangenti Flüeler ha dovuto reagire al meglio.
Per vedere l’episodio decisivo si è così dovuto attendere sino al 54’12, quando Vincent Praplan ha messo la firma sulla sua personale doppietta ed il definitivo 2-1, arrivato anche grazie ad un buon boxplay che aveva permesso di contenere due superiorità numeriche russe in entrata di periodo. Anzi, in quell’occasione erano stati gli svizzeri a farsi pericolosi, con un contropiede interessante non finalizzato da Herzog.
Nel finale i rossocrociati si sono poi ben difesi, mostrando qualche passo avanti nell’ambito di un calendario che vede in programma ancora quattro partite di preparazione (Russia, doppia sfida con la Danimarca e prova finale con il Canada), prima del debutto Mondiale contro la Slovenia del 6 maggio.