BIASCA – È terminata comunque tra gli applausi dei 450 spettatori presenti la stagione casalinga dei Ticino Rockets (ultimo impegno a Langenthal), tra alti e bassi, qualche scivolone ma anche un paio di imprese memorabili, il pubblico ha imparato ad affezionarsi ai ragazzi di Luca Cereda.
Apprezzamenti cresciuti durante la stagione, con quel picco di ottimi risultati tra dicembre e gennaio che hanno mostrato l’ottimo lavoro fatto dalla squadra dopo un duro autunno di apprendistato.
Finisce tra gli applausi, a comunque ancora un impegno dalle “vacanze” (per molti ma non per tutti), nonostante la sconfitta patita contro i vallesani del Red Ice, impostisi sul ghiaccio della Raiffeisen BiascArena per 4-2. Una sconfitta che lascia purtroppo qualche rimpianto per la classifica in cui è ancora fattibile il 10imo posto, ma anche e soprattutto per la partita a se stante.
I Rockets si sono infatti presentati quasi al gran completo, senza Dal Pian e Pinana ma con il rientrante Riva e i rinforzi Jelovac, Sartori, Ronchetti, Romanenghi e Descloux, mentre il Red Ice ha potuto schierare solo 10 attaccanti e 6 difensori, presentandosi in condizioni piuttosto precarie per la ricerca del quarto (ma anche terzo) posto nella classifica di LNB.
Mentre i Rockets hanno cercato soprattutto il dominio territoriale con il possesso del disco, i vallesani si sono mostrati subito più cinici sotto porta, andando sul 2-0 con El Assoui e Balej (scappato via in short-hand), mostrando decisamente poca pietà.
La rete di Riva con un tiro dalla linea blu ha lasciato i biaschesi aggrappati ai loro avversari, anche se sul piano del gioco, il ritmo ha cominciato a favorire di più il Red Ice, che a tre linee forzate ha potuto aumentare la velocità senza risentirne sul piano fisico.
Questo perché a partire soprattutto dal secondo periodo un contesto piuttosto ricco di penalità e di qualche errore di troppo ha permesso di spezzare il gioco, aumentando le pause favorendo il “recupero” dei biancorossi, abili a trovare il 3-1 poco dopo metà partita grazie a Dmitri Malgin.
Un bel tiro di Trisconi 4′ più tardi ha di nuovo riagganciato i padroni di casa, ma nemmeno nel periodo conclusivo i Rockets sono riusciti a scardinare la porta di Lory per il pareggio (colpendo pure un palo con Romanenghi).
Il tentativo di rimonta finale, non troppo convinto da parte dei ragazzi di Cereda, non ha avuto luogo nemmeno nel terzo conclusivo, con la lucidità venuta meno con il passare dei minuti, e spezzato definitivamente dal 4-2 a porta vuota da parte di Brem.
Un peccato dover salutare il proprio pubblico con una sconfitta, ma in tutta la stagione i Rockets hanno mostrato di saper tenere il passo della categoria, soprattutto dopo aver pagato un grosso “gap” iniziale, ciò è di ottimo auspicio per il futuro.