NEW YORK – In un aggiornamento alla stampa il commissario della NHL, Gary Bettman, ha affermato che per far fronte all’emergenza coronavirus la lega sta considerando una riorganizzazione temporanea della lega.
In Nordamerica la stagione 2020/21 potrebbe infatti giocarsi in diversi “hub” a corto termine, con una nuova impostazione delle Division e nell’ambito di un calendario ridotto.
Ai giocatori non verrà chiesto di vivere in una bolla per un’intera stagione, ma si sta valutando l’opzione di creare delle “bolle temporanee” oppure dei sistemi ibridi, per ridurre il rischio di contagi. Le squadre, insomma, potrebbero entrare nelle “bolle” stabilite a rotazione.
“Si giocherebbe per 10-12 giorni in una singola arena, senza spostarsi”, ha spiegato Bettman. “I giocatori potrebbero poi tornare a casa dalle loro famiglie per una settimana. Non sarebbe un sistema efficace come una vera bolla, ma ridurrebbe sensibilmente il rischio di contagi”.
Per quel che riguarda i problemi di confine tra USA e Canada, la NHL non prevede di spostare le sette squadre canadesi in territorio statunitense, dunque si dovranno esplorare opzione diverse. Lo stesso vale per gli spostamenti interni, e per questo ci si baserà su un calendario fortemente influenzato dalle posizioni geografiche delle squadre.