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La NHL è pronta a tornare protagonista, con dieci svizzeri in pista in contesti molto diversi

Sull’onda del ritorno in Europa per alcune partite di preseason – tra cui quella di Berna che ha visto protagonisti i Nashville Predators – la NHL è finalmente pronta a ripartire e lo farà proprio nel Vecchio Continente, con Roman Josi e Nino Niederreiter che venerdì 7 ottobre sfideranno i San Jose Sharks di Timo Meier alla O2 Arena di Praga, ed una rivincita in programma già il giorno successivo.

Oltre oceano si entrerà poi nel vivo della stagione martedì 11 ottobre, quando si sfideranno Rangers e Lightning (che si erano incontrate in finale di Conference), così come Golden Knights e Kings. Mercoledì prossimo torneranno invece in pista i campioni in carica dei Colorado Avalanche, che festeggeranno nuovamente la Stanley Cup prima di sfidare i Blackhawks di Kurashev.

Guardando ai giocatori svizzeri che saranno impegnati nel miglior campionato del mondo, non si può che iniziare da Josi e Niederreiter, due dei cardini dei Nashville Predators. La squadra allenata da Hynes era stata seccamente eliminata dagli Avalanche al primo turno di playoff, e dovrà sperare nella salute del portiere Juuse Saros per vivere una buona stagione.

Si dovranno inoltre trovare nuove soluzioni sul fronte offensivo, considerando che un terzo dei gol del passato campionato sono arrivati da Matt Duchene e Filip Forsberg. L’unico altro giocatore a segnare più di 25 reti era stato Johansen, e si spera dunque di vedere altri elementi fare passi avanti, su tutti Tolvanen, Glass e Tomasino. Per puntare in alto si evidenziano però delle lacune al centro – Granlund e Johansen nel top six non reggono il confronto con varie avversarie – ma i Preds sono convinti di poter ancora dire la loro, come testimonia l’aggiunta di elementi d’esperienza come McDonagh e lo stesso Niederreiter.

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Chi sarà chiamato ad un ruolo da protagonista sarà Kevin Fiala, passato a dei Los Angeles Kings che hanno ritrovato ambizioni dopo alcuni anni di retool. Lo scorso anno avevano portato sino a Gara 7 gli Oilers nel primo turno di playoff, e nell’attaccante svizzero hanno trovato uno dei cardini per una squadra che dovrà crescere grazie a tanti giovani talenti.

C’è però anche la “vecchia guardia” rappresentata da Kopitar, Doughty e Quick, che dovrà dimostrare di poter essere un’ossatura solida per il resto della squadra. Fiala è comunque destinato per la prima volta ad essere l’ala migliore del lineup, titolo questo che ai Wild gli era precluso dalla presenza di Kaprizov ma che non gli ha impedito di giocare la miglior stagione in carriera (85 punti in 82 partite).

Tra chi è reduce da un’annata eccezionale c’è anche Timo Meier, pedina fondamentale dei San Jose Sharks che ora ripartiranno con il nuovo coach David Quinn. Il club californiano sta vivendo un periodo di transizione ed ha mancato l’accesso ai playoff per tre anni di fila, dopo che nelle precedenti 15 stagioni aveva staccato il ticket al post season ben 14 volte.

Se vorranno avere una stagione positiva gli Sharks dovranno però risolvere i loro problemi offensivi, dopo che nell’ultimo campionato la loro media di 2.57 reti ad incontro è stata migliore solamente di quella di Coyotes e Flyers. Rimane inoltre d’attualità il tema relativo al rinnovo di Timo Meier, ma per ora non ci sono state discussioni con il GM Mike Grier.

Con un trend al rialzo si presentano anche i New Jersey Devils di Nico Hischier e Jonas Siegenthaler. Il reparto chiave per tornare finalmente a risultati migliori starà nei portieri, con Blackwood ed il nuovo arrivato Vanecek che sembrano poter dare una discreta solidità.

Sul fronte offensivo c’è invece motivo di essere ottimisti, dopo che nell’ultima stagione i Devils sono tornati – per la prima volta dal 2011/12 – ad avere almeno quattro giocatori con 20 gol all’attivo. Hischier e Hughes saranno elementi fondamentali (26 reti lo scorso anno), con in particolare il secondo che sta iniziando a porre le premesse per diventare una vera stella. Il top six potrà inoltre avvalersi dell’ingaggio di un elemento d’esperienza come Ondrej Palat.

Guardano al futuro con ritrovato ottimismo anche i Detroit Red Wings, che hanno un nuovo coach – Derek Lalonde – e diversi nuovi giocatori importanti, come i vari Copp, Perron, Kubalik, Chiarot, Maatta e Husso. Questo lascia prevedere una prima fase di stagione in cui la squadra dovrà trovare le sue dinamiche, in cui rientrerà anche il rossocrociato Pius Suter.

Il focus è sulla difesa, dopo essere stata la penultima della passata stagione, e nel reparto la stella nascente è sicuramente un Moritz Seider da cui si attendono grandi cose. Ci si attende inoltre un’ulteriore crescita da giovani dal grande potenziale come Zadina e Raymond.

In una fase di completo stallo sono invece i Chicago Blackhawks in cui milita Philipp Kurashev. Reduci da una stagione senza playoff, si prospetta la fine di un’era pensando a Jonathan Toews e Patrick Kane, gli unici “superstiti” dalle Stanley Cup vinte nel 2010, 2013 e 2015. Non è ancora chiaro come i due (entrambi in scadenza) vorranno rapportarsi all’inevitabile rebuild, ma è verosimile immaginare una loro partenza entro la deadline.

Un’annata particolare, ma per altri motivi, è attesa anche per gli Arizona Coyotes di Janis Moser, che si trovano nel bel mezzo di una ricostruzione totale. Per le prossime tre stagioni le loro partite casalinghe si svolgeranno nell’arena provvisoria dell’Arizona State University, con una capienza di appena 5’000 spettatori, e l’inizio di campionato prevede 20 delle prime 24 partite in calendario in trasferta.

L’ex difensore del Bienne disputerà la sua prima stagione completa in NHL ed avrà un ruolo importante, a maggior ragione se i Coyotes decideranno ad un certo punto di scambiare Chychrun o Gostisbehere.

All’appello tra gli svizzeri rimane Denis Malgin, che ha scommesso sulla possibilità di trovare un posto stabile nella rosa dei Toronto Maple Leafs. La franchigia canadese è un’eterna incompiuta ed è confrontata con la delusione dell’eliminazione per ben sei anni consecutivi (!) al primo turno, ma come ogni ottobre ha ambizioni da Stanley Cup.

Un nodo da sciogliere sarà quello dei portieri con l’arrivo di Matt Murray ed Ilya Samsonov, mentre per quel che concerne Malgin bisognerà attendere per capire quale ruolo gli verrà affidato. Durante il preseason ha vissuto dei buoni momenti, con un certo impatto a livello offensivo e l’impiego nella seconda unità di powerplay, ed il dibattito è accesso sulle sue possibilità di arrivare addirittura nel top six.

Da tenere d’occhio in Nordamerica c’è inoltre il difensore Tim Berni, che giocherà la sua seconda stagione in AHL con i Cleveland Monsters.

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