BRATISLAVA – Fino alla sirena finale è stata partita vera, fatta di colpi duri – anche proibiti – di provocazioni lettoni e sfuriate ceche, con Voracek e Gudas impegnati a difendere il color nazionale ad ogni costo.
Proprio l’attaccante dei Philadelphia Flyers ha messo la parola fine alla contesa con la rete del 6-3 a porta vuota e con qualche parolina non proprio gentile agli avversari, come dire cornuti e mazziati. Ci ha creduto però la Lettonia, partita meglio di una Repubblica Ceca ingolfata e che ha concesso qualche spazio di troppo nel morbido slot, andata sotto per 0-2 dopo le reti di Indrasis (in 5 contro 3) e di Darzins con un inserimento troppo facile tra quattro avversari intenti ad osservarlo.
La reazione, con la spinta del caloroso pubblico praticamente al 90% di fede ceca, è arrivata puntuale nel periodo centrale con il gol di Hronek a dare il via alla splendida rimonta.
Tra il 25’41 e il 38’40, il citato Hronek, Kovar, Voracek e Vrana hanno ribaltato la sfida da 0-2 a 4-2, rifilando un colpo durissimo agli uomini di Hartley.
Con Merzlikins un po’ passivo su almeno due delle quattro reti cadute trovate dalla Cechia, la Lettonia non ha saputo alzare ulteriormente il ritmo delle sue operazioni, trovando qua e là alcune occasioni in powerplay o in contropiede, non pericolosissime e rintuzzate con sicurezza da Bartosak.
Solo il gol di Darzins in superiorità numerica al 55′ ha cercato di ridare vigore alla Lettonia, ma Kovar e compagni hanno saputo controllare bene il gioco, anche quando i lettoni hanno cercato di metterla sul fisico.
Proprio su questo aspetto la Cechia ha messo una certa base per il successo – sigillato dal 6-3 di Voracek – uomini come lo stesso capitano, Gudas, Zamorsky, quando hanno cominciato a metterci i muscoli e il carattere sul serio hanno veramente preso per mano la squadra, mostrando anche la leadership che forse manca tra la squadra di Bob Hartley.
La sconfitta inguaia un po’ la Lettonia, proprio ora che la attendono altre sfide durissime alla Russia e alla Svezia. Per la Cechia un successo che la piazza nelle prime quattro posizioni staccando proprio la Lettonia, a pari merito con la Svezia e tre punti dietro Russia e Svizzera.
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