PRAGA/OSTRAVA – In questo girone preliminare ci eravamo abituati a vedere una Cechia un po’ legata ed insicura nonostante anche le vittorie, forse per una non indifferente pressione portata dal Mondiale casalingo, nella sfida contro l’Austria invece si sono viste forse le cose migliori da parte della squadra di Rulík, soprattutto dopo il 2-0 di Kubalik.
L’ex Ambrì Piotta ha raddoppiato la rete segnata su rigore nel primo tempo da Kase proprio nel momento in cui i padroni di casa stavano crescendo, sfruttando i power play concessi dall’Austria, mantenendo ed esaltando il momento dalla propria parte, suggellato pure dal 3-0 di Flek un minuto più tardi.
La Cechia ha controllato la gara senza problemi, ed è sembrata quasi scrollarsi di dosso quella pressione che forse l’aveva un po’ frenata e che aveva contribuito a rendere il suo gioco un po’ slegato e privo di cattiveria. La chiusura definitiva è arrivata con il 4-0 di Tomasek in apertura di terzo periodo, annullando ogni velleità e portando la sfida al sessantesimo con relativa tranquillità. Con questo successo la Cechia si porta provvisoriamente in testa al Gruppo A ma con una partita in più di Svizzera e Canada.
Ha resistito per giusto metà incontro la Polonia, prima di soccombere logicamente agli Stati Uniti, andati in rete con Kesselring al 30’11 una prima volta e capaci di raddoppiare a pochi secondi dalla sirena del quarantesimo minuto grazie al gol di Brady Tkachuk.
I polacchi hanno avuto una breve quanto estemporanea reazione con il 3-1 di Pasiut che ha fatto da divisore sulla doppietta di Cole Caufield in apertura di terzo periodo. Per la Polonia è la quinta sconfitta in altrettante apparizioni, verosimilmente l’ultima sfida contro l’avversario diretto Kazakistan sarà decisiva per decidere chi verrà relegato nella Divisione 1A.