AMBRÌ – Sarebbe potuta finire ben peggio la serata dell’Ambrì che, dopo un secondo tempo disastroso, si è ritrovato a dover inseguire tre reti. Una reazione d’orgoglio nel terzo tempo ha però permesso ai leventinesi di rimontare, salvo poi concedere nel finale di partita una rete in inferiorità numerica causata da un’ingenuità di Douay.
“Non è andata certamente come volevamo”, ha dichiarato Dominik Kubalik, autore della sua prima rete nei play-in. “Abbiamo sbagliato il secondo tempo, com’è evidente dal parziale con il quale ne siamo usciti. Hanno approfittato delle nostre disattenzioni punendoci con grande cinismo, e di questo bisogna dar loro credito. Da parte nostra però ho apprezzato la reazione di squadra che abbiamo avuto. Sotto per 1-4 avremmo potuto disunirci ma così non è stato e, anzi, siamo riusciti nella rimonta. E questo nonostante un terzo tempo lungi dall’essere positivo. Adesso guardiamo con fiducia a lunedì, consapevoli che una sola rete di scarto non ci preclude nulla”.
Sei più felice per la grande rimonta del terzo periodo o più arrabbiato per quella penalità/rete concessa nel finale?
“Penso che da partite come questa devi prendere il meglio, per cui mi tengo stretto la bella rimonta ottenuta con carattere e personalità nel terzo tempo. Riguardo alla penalità di Flo (Douay, ndr.), sono cose che possono capitare. A fine partita era mortificato e arrabbiato con sé stesso, ma l’hockey è fatto di momenti concitati e gli errori possono capitare. Ciò che più conta ora è che siamo ancora pienamente in lotta per l’accesso ai playoff. Quel che è stato è stato, adesso guardiamo a lunedì con la volontà di passare il turno”.
Per due tempi avete balbettato, faticando nel fraseggio e in fase realizzativa. Come ti spieghi il disastro del secondo tempo?
“Non saprei dirti, ho la sensazione che non fossimo connessi. Eravamo sfilacciati, poco compatti e in troppi frangenti non abbiamo usato la testa. Non abbiamo applicato il sistema che si era deciso di adottare, e ne abbiamo pagato le conseguenze. Lunedì a Kloten non ricapiterà, questo è sicuro”.
Nella serie contro il Rapperswil vi eravate presentati in Gara 2 con una rete da gestire. Questa volta andrete in trasferta con un gol da recuperare. Come cambia l’approccio alla partita?
“Non cambia, bisognava vincere a Rapperswil e siamo andati là con quell’intento. Contro il Kloten sarà esattamente la stessa cosa, non cambia nulla a livello mentale. Si gioca per vincere e i calcoli li lasciamo fare ad altri. Noi giocatori dobbiamo solo pensare a costruire la vittoria, poi alla fine tireremo le somme”.
