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Ambrì Piotta

Kubalik si sblocca al momento giusto, l’OT è ancora dell’Ambrì

Buona partita dei leventinesi, inizialmente con poca concretezza ma poi arrivano le reti. Un altro punto viene lasciato per strada, ma la squadra è in crescita

(Mauro Cantamessi Photography)

Kubalik si sblocca al momento giusto, l’OT è ancora dell’Ambrì

AMBRÌ – GINEVRA

5-4

(0-1, 3-1, 1-2; 1-0)

Reti: 17’48 Schneller (Hartikainen) 0-1, 24’44 Pestoni (Virtanen) 1-1, 27’23 Heim (De Luca, Heed) 2-1, 31’44 Berni (Richard) 2-2, 38’53 Landry (Virtanen, Zwerger) 3-2, 42’30 Jooris (Maillard) 3-3, 58’02 Kubalik (Virtanen, Zwerger) 4-3, 59’55 Granlund (Hartikainen, Richard) 4-4, 61’31 Kubalik (Zwerger, Virtanen) 5-4

Note: Gottardo Arena, 6’210 spettatori
Arbitri: Borga, Hungerbühler; Meusy, Bürgy
Penalità: Ambrì 2×2, Ginevra 3×2

Assenti: Diego KostnerRocco PezzulloIsacco Dotti (infortunati), Jonathan AngJanne JuvonenYannick BrüschweilerWilliam Hedlund (sovrannumero)

AMBRÌ – Al termine della partita l’Ambrì Piotta ci è arrivato con un mix di emozioni, ma alla fine a prevalere è stata la consapevolezza di aver ottenuto una nuova vittoria – già la quarta da due punti – contro un avversario non al suo massimo ma dalla caratura importante, e che con le sue singolarità avrebbe anche potuto far prendere l’ago della bilancia a proprio favore.

I leventinesi hanno però confermato quella determinazione e persistenza che è stata sinora una caratteristica di questo campionato, perché se da un lato i punti lasciati per strada dai leventinesi al termine di buone prestazioni iniziano ad essere tanti, dall’altro la squadra di Cereda ha sempre la capacità di restare in partita e reagire mentalmente bene agli eventi più delicati.

(Jari Pestelacci)

Nell’occasione incassare il gol del pareggio a cinque secondi dal termine dopo essersi riportati in vantaggio pochi attimi prima era un boccone amaro da ingoiare, ma anche il fatto di non essere ancora ad un buon livello di lucidità in termini di concretezza rappresenta una sfida. Il primo periodo terminato sull’1-0 per il Ginevra è infatti stato sintomatico, perché in quella frazione erano stati i biancoblù a farsi preferire piuttosto nettamente, ma senza riuscire a trovare la via del gol.

Una fase offensiva ispirata ha però raccolto i frutti nel secondo tempo, quando l’inerzia del gioco è stata più equilibrata ed ha visto Inti Pestoni infilare il gol numero 10’000 del club in Lega Nazionale con un tiro dei suoi. In quelle fasi l’Ambrì ha inoltre fatto valere maggiormente le emozioni in pista, trovando pochi attimi dopo anche il vantaggio grazie ad Heim, che ha rifinito una ripartenza ben orchestra da Heed.

Il difensore svedese offensivamente ha dato alcuni buoni impulsi, ma in retrovia ha ribadito di non essere al suo massimo in questo avvio di stagione, mancando in particolare le chiusure sul gol del 3-3 e poi anche su quello del 4-4. Eccezionale invece la partita di Virtanen, autore di quattro assist (tre di prima!) ed ottimo in ogni situazione.

(Jari Pestelacci)

Merita una menzione particolare anche Curran, che ha macchiato la sua prestazione con quella penalità innecessaria a 29 secondi dal termine – magari ingolosito dalla porta sguarnita avversaria – e che ha favorito poi il Ginevra nell’assalto finale. Peccato, perché per il resto il canadese è stato più propositivo del solito ed ha avuto anche la confidenza di sganciarsi alcune volte dalle retrovie rendendosi pericoloso nello slot avversario.

La partita di venerdì potrebbe inoltre essere di fondamentale importanza per Dominik Kubalik, che nel finale si è sbloccato trovando due gol e decidendo la sfida all’overtime, sfruttando il bell’assist di Zwerger per far partire uno slapshot dei suoi e chiudere la contesa. La speranza è che il ceco possa da qui in avanti trovare le sensazioni migliori ed avere un impatto più marcato sulle partite, perché anche venerdì – al netto di due gol importantissimi – non è stato particolarmente brillante ed anzi ha faticato a marcare presenza gestendo anche male alcuni dischi.

(Mauro Cantamessi Photography)

L’impressione è comunque quella di una squadra in crescita, anche grazie al rientro di un Philippe Maillet già capace di avere un impatto superiore a quello dell’Ang visto all’opera nelle ultime uscite. Quest’ultimo è finito in sovrannumero per la prima volta e sarà ora interessante vedere le prossime decisioni dello staff, anche considerando che al suo fianco Lilja ha giocato una buona partita. Lo svedese deve però assolutamente migliorare in fase di finalizzazione, perché nell’efficacia del suo gioco continua a mancare il tocco conclusivo.

In generale anche dal punto di vista individuale si stanno comunque vedendo dei passi avanti, tanto che in questa occasione sono stati vari gli elementi capaci di distinguersi, e questo è sicuramente un buon segno. Poi è vero, oggettivamente si deve considerare come perso il punto lasciato per strada, ma anche venerdì si è visto un Ambrì affamato ed in salute, e la grande quantità di chance prodotte lascia intendere un trend al rialzo.


IL PROTAGONISTA

Dominik Kubalik: Non è stato sicuramente il miglior biancoblù in pista – quel titolo probabilmente andrebbe assegnato a Virtanen oppure Pestoni – ma ha chiuso indubbiamente il match da protagonista. La sua presenza sul tabellino è valsa la vittoria ai biancoblù, ma soprattutto ha permesso a tutto l’ambiente di scaricare un po’ di tensione, perché il pubblico ed i suoi compagni attendevano quanto l’attaccante stesso il ritorno al gol.


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HIGHLIGHTS

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