AMBRÌ – Dopo la limpida vittoria ottenuta contro gli ZSC Lions, l’Ambrì Piotta era alla ricerca di una certa continuità nelle sue prestazioni. Di fronte allo Zugo, però, i biancoblù non sono riusciti ad esprimersi sui livelli mostrati nella sfida di sabato scorso, e come logica conseguenza è giunta una sconfitta che non ci voleva.
Tra le fila biancoblù – assieme all’instancabile Matt D’Agostini – colui che più ci ha provato è stato Dominik Kubalik, a secco di punti dopo essere finito sul tabellino per sei partite consecutive.
“È stata una sfida molto dura e perdere con una sola rete di differenza fa male (il 3-1 ospite è giunto a porta sguarnita, ndr.). Naturalmente segnare un singolo gol non è sufficiente per vincere le partite, ed è per questo che abbiamo continuato ad insistere. Ci siamo creati diverse occasioni da rete, ma il disco non ha voluto saperne di entrare. Credo che la chiave della sfida siano stati alcuni duelli persi, per questa ragione non possiamo essere soddisfatti della nostra prestazione”.
Dominik Kubalik, un altro elemento chiave della sfida lo possiamo individuare in quel 5 contro 3 non sfruttato a ridosso della seconda pausa…
“Si trattava di un momento particolare della partita e una nostra rete probabilmente ci avrebbe messo sui giusti binari per la vittoria. Così non è stato e come conseguenza abbiamo perso. È un vero peccato, soprattutto se consideriamo i due minuti pieni di cui potevamo disporre. Ci siamo creati un paio di occasioni interessanti, questo è vero, ma non siamo stati bravi a sufficienza”.
La sensazione è che in alcuni frangenti l’Ambrì fosse superiore allo Zugo, ma che non vi fosse quel pizzico di cattiveria necessario…
“Sono d’accordo. A tratti ci sono mancate un po’ le energie. Per quanto mi riguarda ad un certo punto ho giocato un cambio molto lungo, all’incirca di una quarantina di secondi, e poi le energie sono venute meno. Quando capitano situazioni di questo tipo è inevitabile che ti manchi l’energia necessaria per andare a vincere i duelli con i tuoi avversari… Come ho detto, credo che la differenza si sia giocata proprio nelle singole battaglie”.
Sembra persistere la regola del “chi prima segna vince”. In ben 15 delle 17 occasioni nelle quali l’Ambrì ha subìto la prima rete, anche il risultato finale è stato negativo. Si può dare una possibile spiegazione a tale tendenza?
“Difficile da dire, e ad ogni modo credo che questo non sia particolarmente rilevante. Chiaramente quando realizzi delle segnature vai a mettere una certa pressione sull’avversario… Noi non dobbiamo guardare troppo a queste cose. Occorre perseverare con il nostro sistema di gioco, cercando di migliorare continuamente, perché vi è ancora margine di crescita”.
Sinora ti sei dimostrato un giocatore pericoloso e concreto, capace di creare molto spazio per i tuoi compagni. Come ti senti dopo aver disputato otto partite con la maglia dell’Ambrì?
“Mi sento molto bene. Chiaramente ci si sente molto meglio quando al termine delle partite sei riuscito ad entrare nel tabellino dei marcatori, perché è uno di quegli aspetti che trasmettono molta fiducia. Con la maglia dell’Ambrì Piotta ho avuto un esordio molto positivo, ma ciò non toglie il mio malessere a seguito di alcune sconfitte, come questa patita contro lo Zugo. Mi rendo conto che non è mai semplice vincere, ma se ci metti il cuore, il sudore e l’energia allora c’è sempre la possibilità di farcela. Da quando sono qui in un paio d’occasioni non abbiamo giocato con la giusta attitudine e questo non va bene perché dobbiamo essere pronti ad ogni sfida”.
Sabato avrete subito l’occasione di rifarvi alla Ilfis, al cospetto di una delle avversarie dirette…
“Assolutamente! Sarà una partita fondamentale per noi. Per questo motivo dobbiamo dimenticare in fretta la sconfitta di venerdì e concentrarci sul match che ci attende. Ora pensiamo solamente a rimetterci in sesto, pronti per affrontare i Tigers…”.