AMBRÌ – È stata una serata da incubo per l’Ambrì Piotta, travolto 5-0 dal Berna in uno scontro diretto importante ai fini della classifica e della continuità. Crollati nella frazione centrale, i leventinesi hanno incassato una delle peggiori sconfitte della storia recente mostrando limiti evidenti in ogni reparto. Una battuta d’arresto pesante, che riapre interrogativi sul percorso intrapreso sotto la “nuova” gestione Landry–Matte.
Diego Kostner, questa è una sconfitta senza attenuanti a fronte di un Berna tutt’altro che trascendentale. Cos’è successo?
“È stata senza dubbio la nostra peggior partita della stagione. Le intenzioni erano buone, eravamo consci della posta in palio e dell’importanza di questo scontro diretto, ma la verità è che non siamo mai riusciti ad entrare veramente nel match. Purtroppo ha funzionato poco e nulla”.
Come ti spieghi il crollo nel periodo centrale?
“Onestamente non lo so. Abbiamo mostrato lacune su tutti i fronti, sia davanti che dietro. Dobbiamo analizzare la partita, andare a fondo e cercare di voltar subito pagina in vista del duro weekend che ci attende contro Ginevra e Losanna”.
Ad emergere è anche un’evidente differenza tra le prestazioni casalinghe e quelle in trasferta, dove riuscite ad esprimervi con maggiore incisività. C’è una spiegazione delle difficoltà che incontrate davanti al vostro pubblico?
“Effettivamente ce ne siamo resi conto e ne abbiamo discusso anche in spogliatoio. È come se in trasferta riuscissimo a giocare in maniera più semplice e diretta verso la porta mentre in casa, in un modo o nell’altro, tendiamo a voler dimostrare troppo e questo non porta a nulla”.
Dopo l’importante vittoria di Kloten è arrivata questa battuta d’arresto. L’ennesimo passo indietro a seguito di una vittoria importante. A mancare è la continuità nelle prestazioni e, di conseguenza, nei risultati…
“Credo che questo si ricolleghi alle difficoltà che stiamo riscontrando tra le mura amiche. In casa fatichiamo troppo, ci complichiamo la vita e poi ne scaturiscono prestazioni come quella di martedì. Dobbiamo essere più bravi a limitare gli errori, perché troppo spesso le reti avversarie nascono da disattenzioni nostre. Nelle ultime uscite abbiamo mostrato buone cose, eravamo in fiducia. E lo eravamo anche prima di scendere in pista contro gli orsi. Poi, come detto, le cose non sono andate come previsto…”.
Nel terzo tempo la pista si è svuotata, lasciando un clima surreale riempito anche da qualche fischio del pubblico. Questo può fungere da campanello d’allarme per la squadra?
“Sicuramente. Sappiamo cosa dobbiamo fare per vincere le partite e lo abbiamo dimostrato nelle vittorie di Kloten e Zurigo. Sta a noi voltar subito pagina”.
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