AMBRÌ – Inutile nascondersi dietro l’arrembante – seppur lodevole – rimonta sfiorata del terzo tempo, perché la prestazione leventinese di martedì sera, stavolta, fatica a trovare delle giustificazioni.
Era capitato rarissime volte in stagione di vedere in pista un Ambrì così fragile, confuso e privo di personalità, come apparso in quella frazione centrale da incubo in cui il Langnau si è imposto con un perentorio 5-0.
A preoccupare è che una prestazione del genere sia arrivata in uno scontro diretto così importante, ai danni peraltro di un avversario che era reduce da due sole vittorie nelle ultime dodici uscite. Per capire il motivo di questa sconfitta ci siamo affidati a Diego Kostner, che ha analizzato con noi la sfida.
“C’è tanta frustrazione per questa partita. Siamo entrati con il piglio giusto, abbiamo indirizzato subito la sfida sui binari ideali portandoci sul 2-0 e poi, inspiegabilmente, abbiamo gettato tutto alle ortiche nel periodo centrale. In questo momento dobbiamo aggrapparci alla reazione avuta nel finale di partita, che dimostra l’unità e la determinazione del gruppo”.
Come spiegare un blackout così profondo? Che cos’è successo in quei venti minuti?
“Abbiamo certamente peccato di concentrazione e ci siamo fatti assalire dalla paura, consci forse dell’importanza della posta in palio. Avevamo la sfida dalla nostra, e credo che inconsciamente abbiamo iniziato a chiuderci, speculando. Evidentemente questo è stato un errore. Avremmo dovuto continuare a giocare il nostro gioco e quando lo abbiamo fatto, nel terzo tempo, abbiamo riportato dalla nostra l’inerzia della sfida. Questo ci serva da lezione. Sappiamo che non stiamo vivendo un momento facile. Dobbiamo imparare a non abbatterci nei momenti di difficoltà, come accaduto in occasione del pareggio e del rapido sorpasso. In quel frangente siamo crollati emotivamente ed è per questo che, a partire dalla prossima partita, dovremo trovare le risorse necessarie affinché ciò non accada più”.
Sul finale del primo tempo vi siete visti annullare una rete per un fuorigioco erroneamente fischiato dagli arbitri. Credi che quell’episodio possa aver influito sulle sorti della partita?
“Senza cercare scuse, credo che abbia avuto il suo peso. Ci saremmo portati sul 3-1 e avremmo così iniziato il periodo centrale consci di un doppio vantaggio. Inutile però aggrapparci a questo, perché così hanno deciso gli arbitri. Abbiamo sbagliato totalmente approccio nei secondi venti minuti e giustamente siamo stati puniti”.
Dopo una partita complicata come questa, con quali sensazioni vi apprestate ad affrontare il Lugano, venerdì, nel quinto derby stagionale?
“Naturalmente vogliamo riscattarci subito. Ci vuole una reazione, soprattutto per il nostro pubblico che anche stavolta, nonostante l’introduzione delle limitazioni, ci ha seguito e sostenuto con la passione di sempre. Il prossimo rappresenta un weekend importante dal quale vogliamo uscire con delle risposte. Se riusciremo ad applicare il nostro gioco, allora avremo le nostre chances, ma le parole in questo momento servono a poco. Ci vogliono i fatti”.