AMBRÌ – Si fa sempre più disperata la rincorsa dell’Ambrì Piotta al decimo posto. Nonostante un inizio promettente, i leventinesi hanno ceduto alla distanza contro un Servette apparso cinico ma tutt’altro che irresistibile. La sensazione, guardando a ciò che è successo sulle altre piste, è di aver gettato alle ortiche l’ennesima occasione per riavvicinarsi al Berna.
Così si è espresso l’estremo difensore Janne Juvonen, neo acquisto biancoblù giunto in Leventina nella serata di lunedì: “Trovo che i ragazzi non abbiano giocato una brutta partita, specie a livello di ritmo e intensità. Ho visto cambi veloci, diversi ribaltamenti di fronte e alcune combinazioni interessanti tra gli attaccanti. È però mancato l’aspetto realizzativo, che avrebbe ricompensato i molti sforzi prodotti. Peccato, perché mi sarebbe piaciuto ripagare l’ottimo ambiente con una vittoria”.
Quali le tue prime impressioni dopo la tua prima partita alla Gottardo Arena?
“Avevo sentito parlare di questo club grazie anche a Hietanen, mio connazionale. È una bella realtà, nella quale sono felice di essere approdato. I compagni mi hanno accolto bene in squadra e tutti si stanno prodigando per aiutarmi dentro e fuori dal ghiaccio. È un bel gruppo e sono certo che sarà un’esperienza arricchente per me”.
Non scendevi in pista dalla fine del mese di dicembre. Com’è andata?
“È stato bello tornare a giocare. A dicembre sono stato costretto a saltare diverse partite di regular season a causa del covid e poi è arrivata la pausa olimpica. Negli ultimi giorni, visto lo svolgersi degli eventi tra Russia ed Ucraina, il club per il quale gioco (lo Jokerit, ndr.) ha deciso di ritirare la squadra dai playoff di KHL e a quel punto si è concretizzata la chance di approdare ad Ambrì per il finale di stagione”.
Da giocatore come hai vissuto la scelta dello Jokerit di rinunciare alla partecipazione dei playoff di KHL?
“È stata una decisione dura da accettare perché la squadra era in forma e c’erano tutti i presupposti per fare bene. Ma è stata la scelta giusta, non poteva essere altrimenti. Tutti quanti hanno compreso la difficile situazione che si sta vivendo in Ucraina e le ambizioni sportive sono quindi finite in secondo piano. Al mondo ci sono problemi ben più importanti in questo momento”.
Le sanzioni decise dai governi europei nei confronti della Russia rischiano avere delle grosse ripercussioni anche sulla KHL. Quali secondo te le prospettive future?
“Probabilmente molti giocatori di KHL inizieranno a guardare con maggiore interesse ai campionati europei, tra i quali quello svizzero. Per quanto mi riguarda ho ancora un contratto valido per la prossima stagione con lo Jokerit, quindi è difficile prevedere che cosa succederà. Presumo che il club opterà per rimanere in KHL, ma la situazione è in divenire e occorrerà seguirne con attenzione i prossimi sviluppi. Certamente la National League rappresenta per me una valida alternativa”.