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Ambrì Piotta

Joly: “Volevamo davvero questa vittoria, si iniziano a vedere i frutti del nostro lavoro”

Il canadese dopo il successo sul Friborgo: “Le cose stavolta sono girate dalla nostra parte, non meritavamo di chiudere il weekend senza punti. Fa piacere aver guadagnato posizioni in classifica. Come mi sento? Benissimo!”

AMBRÌ – Al termine del secondo tempo erano pochi gli indizi che lasciavano presagire una possibile rimonta dei biancoblù, apparsi fino a quel momento piuttosto imprecisi e arruffoni. Invece i leventinesi hanno dato fondo alle proprie risorse ribaltando la contesa grazie ad un terzo tempo giocato all’arrembaggio e indirizzato sui giusti binari dal rigore trasformato da Joly.

“A volte fa sorridere come le cose possano cambiare nel corso di 24 ore”, ha esordito il Top Scorer canadese. “A Zugo abbiamo giocato praticamente allo stesso modo, avremmo meritato di vincere ma ne siamo usciti a mani vuote. Contro il Gottéron, invece, le cose hanno girato per il verso giusto e ne usciamo vittoriosi. Forse con un po’ di fortuna, è vero, ma è bello che ogni tanto giri anche a nostro favore. È un successo che ci rende molto felici e che fa molto bene al morale del gruppo”.

Nel primo tempo ti era stato negato un rigore piuttosto evidente ma nel terzo periodo hai realizzato quello che ha svoltato la sfida. Vendetta migliore non poteva esserci, no?
“Beh sì, è stato piuttosto strano ma in fondo è giusto che sia andata così (ride, ndr.). Come ho detto prima, la fortuna ci ha sorriso. Non avremmo meritato di uscire da questo weekend a mani vuote”.

Nel terzo tempo la squadra ha giocato con più velocità ed energia. Cosa è cambiato dopo la seconda pausa?
“Lo staff tecnico non era soddisfatto della prestazione mostrata fin lì. Sono state apportate un paio di modifiche al lineup per aiutarci a trovare nuove energie e siamo tornati in pista con altro piglio. Poi Wüthrich ha fatto il resto, chiudendo la porta ai numerosi tentativi burgundi”.

Contro il Friborgo – ma più in generale nel corso del weekend – si è visto un Ambrì più propositivo, con un gioco offensivo più marcato. È una scelta precisa del nuovo staff tecnico?
“Sì, in questi giorni di pausa abbiamo insistito tanto sulla fase difensiva ma anche sull’assetto offensivo. In particolare abbiamo messo l’accento sull’intensità, sulle azioni in zona neutra e sulla semplicità nel nostro gioco perché troppo spesso abbiamo commesso errori stupidi non forzati che ci sono costati delle reti pesanti. Credo che, lentamente, si stiano cominciando a vedere i frutti di questo lavoro”.

Nel finale il Friborgo ha spinto tanto e avete sofferto, ma la squadra ha difeso con grande sacrificio mostrando quanto volesse la vittoria, sei d’accordo?
“Assolutamente. Ricordo ancora quel tiro bloccato da Zgraggen, con grande sacrificio. La squadra voleva la vittoria e, in quegli ultimi tre minuti, ogni ragazzo ha tirato fuori tutta l’energia che aveva in corpo per portare a termine la missione. Ognuno ha fatto la propria parte e alla fine ne usciamo meritatamente con tre punti”.

Tre punti che vi permettono di balzare al decimo posto e di abbandonare finalmente la 13esima posizione, alla quale vi eravate un po’ affezionati…
“Ci fa piacere e ne siamo contenti. Non è un segreto che a nessuno piaccia rimanere nei bassi fondi della classifica. Ci eravamo da fin troppo tempo e ora, finalmente, possiamo iniziare a guardare a chi ci precede con fiducia”.

Hai raggiunto quota 9 reti in stagione e rappresenti di gran lunga l’attaccante più pericoloso in squadra. Come ti senti?
“Mi sento benissimo (sorride, ndr)”.

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