AMBRÌ – Ha ottenuto un’importante vittoria l’Ambrì Piotta, capace di battere il Friborgo al termine di un match in cui i biancoblù sono stati la miglior squadra in pista, venendo infine premiati per la loro determinazione e continuità.
“Abbiamo portato in pista una buona prestazione su tutto l’arco della partita, abbiamo lottato su tutti i dischi e alla fine è arrivata la vittoria… È esattamente questo quello che ci servirà sino alla fine”, ha commentato Isacco Dotti. “Ora potremo affrontare il Berna forti di due partite vinte – di cui una proprio contro di loro – abbiamo dunque un buon morale e tantissima voglia di andare a prenderli”.
Siete in una fase di crescita, che però potrebbe essere arrivata troppo tardi…
“Sì, è vero. In queste ultime partite abbiamo dimostrato di essere rimasti compatti in tutte le zone della pista e non ci siamo disuniti come invece successo in altre serate. È questa la strada che dobbiamo continuare a seguire per i prossimi match, a partire anche da un buon boxplay che ci ha tenuto in partita”.
La mente va ai tanti punti lasciati lungo la stagione, c’è un po’ di rammarico soprattutto dopo aver battuto la capolista?
“Sicuramente, ma in questo momento non dobbiamo pensare a queste cose. Dobbiamo veramente concentrarci sugli aspetti positivi, come il fatto di aver battuto il Friborgo e mantenere il focus su quello che sappiamo fare. Abbiamo visto qual è il gioco che porta frutti e dobbiamo continuare a spingere in quel senso”.
Spesso in stagione avete giocato bene senza venir premiati, mentre stavolta il gol di McMillan è arrivato al momento giusto…
“Prima o poi doveva arrivare. C’è andata male veramente tante volte ed abbiamo perso molte partite alla stessa maniera, stavolta invece le cose sono girate a nostro favore e questo ci permette di mantenere accesa la speranza. Non badiamo molto a quello che si dice all’esterno, scendiamo sul ghiaccio come squadra e dobbiamo crederci soprattutto per noi stessi… Meritiamo sicuramente di finire la stagione nel miglior modo possibile, lo dobbiamo a noi stessi ed è questo che ci spinge ad insistere”.