LUGANO – Non è stato un allenamento come tutti gli altri quello andato in scena alla Resega lunedì mattina. Tra le maglie bianconere spiccava infatti un ospite dall’equipaggiamento rosso Red Wings, ovvero quell’Andreas Athanasiou ancora in attesa di rinnovare il suo contratto a Detroit, ma che nel frattempo ha raggiunto Lugano per trovare la forma partita.
“Con il suo arrivo non volevamo creare una situazione scomoda, anche se capisco che per i media questo sia un avvenimento interessante”, ha commentato coach Greg Ireland. “Conosco Athanasiou da tanto tempo ed aveva bisogno di pattinare e tornare in forma… Da dove vengo io le persone di hockey si aiutano a vicenda, ed è quello che abbiamo fatto. La sua presenza inoltre può fare bene al nostro gruppo, lui è un giocatore che vola sui pattini e può alzare il ritmo dei nostri allenamenti. Il nostro lavoro quotidiano non cambia però di una virgola”.
Cappellino dei Toronto Raptors in testa e con sguardo rilassato, Athanasiou si è concesso per qualche minuto alla stampa. “È bello essere qui, conosco Greg Ireland sin dai tempi dell’OHL e mi fa piacere poter lavorare con lui. Sabato sera sono stato alla partita del Lugano e l’atmosfera alla pista era davvero bella!”.
Per quanto la sua presenza possa essere interessante, dal punto di vista del Lugano è stato importante sottolineare che non vi è alcuna intenzionalità di proporre un contratto al giocatore.
“Non vogliamo ritrovarci in una situazione come quella dello scorso anno”, ha spiegato Ireland. “So come ci si sente a doversi sempre guardare le spalle, e se si hanno cinque stranieri si finisce sempre per creare questa dinamica. I giocatori tendono ad esitare nelle loro azioni, e quando sono frenati in quella maniera nulla funziona. Attualmente abbiamo un gruppo di stranieri che gioca bene, e se qualcosa non andrà per il verso giusto sanno che il coach li riprenderà, ma hanno la sicurezza che alla partita successiva saranno comunque sul ghiaccio. Crediamo molti nei nostri quattro imports, sinora ci hanno mostrato tutto ciò che ci aspettavamo da loro”.
D’altro canto, anche se non sarà a Lugano, per Athanasiou un futuro in NLA rimane decisamente uno scenario possibile. “La Svizzera è sicuramente un’opzione, ed ho già parlato con alcune squadre, così come ho avuto alcune discussioni con dei club KHL. Queste due leghe europee, così come logicamente la NHL sono gli scenari possibili per me quest’anno… Spero di riuscire a trovare la soluzione migliore”, ha spiegato l’attaccante con origini greche”.
Nel frattempo i Red Wings hanno giocato la loro prima partita della storia alla Little Caesars Arena. “Mi è davvero dispiaciuto non poterci essere, sia per i miei compagni che per i fans, che a Detroit sono incredibili. Sto cercando di fare il massimo per tenermi in contatto con i miei compagni di squadra, ma la situazione è quella che è. Il fatto di essere a Lugano non lo considero però un modo per mandare un messaggio ai Red Wings… C’è sempre una parte business in tutto questo, ed io avevo assoluto bisogno di trovare la forma giusta per quando sarò chiamato a giocare la prima partita. Se poi le cose con Detroit non dovessero funzionare, sarei già nella posizione di fare qualcosa”.
Un questo senso, un’ultima battuta Athanasiou la riserva alle Olimpiadi: “Questa stagione è sicuramente particolare proprio per questo motivo. Sicuramente la possibilità di partecipare ai Giochi è intrigante per me, rappresentare la mia nazionale sarebbe qualcosa di incredibile.. È uno scenario che ho sempre in testa”.