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Ambrì Piotta

L’Ambrì alza il ritmo e si fa trovare pronto, il Berna è battuto

Sostenuti dall’ottimo Fadani i leventinesi hanno fornito una buona prova per ritmo e continuità. In evidenza anche Virtanen e Landry, infortunio per Hedlund

L’Ambrì alza il ritmo e si fa trovare pronto, il Berna è battuto

AMBRÌ – BERNA

4-2

(1-0, 0-1, 3-1)

Reti: 17’20 Grassi 1-0, 37’27 Vermin (Lehmann, Scherwey) 1-1, 50’53 Terraneo (De Luca, Kostner) 2-1, 54’20 Czarnik (Lehmann, Marchon) 2-2, 55’15 Bürgler (Lilja) 3-2, 58’01 Lilja (Zgraggen) 4-2

Note: Biasca, 1’065 spettatori
Arbitri: Lemelin, Blasblag; Altmann, Cattaneo
Penalità: Ambrì 6×2, Berna 3×2

Assenti: Zaccheo Dotti (infortunato), Gilles SennOlmo AlbisAris HäfligerTim MuggliDominic ZwergerFloran Douay

BIASCA – Ha rappresentato sicuramente un primo “paletto” significativo la prova fornita dall’Ambrì Piotta nel match di preparazione contro il Berna, che ha visto i biancoblù portare in pista un buon ritmo contro un avversario di livello – il primo di National League – e che aveva sul ghiaccio praticamente tutti i suoi uomini migliori.

E l’intenzione era probabilmente quella, ovvero di avere un primo “test di intensità” e vedere come il gruppo avrebbe reagito, ed in senso generale in casa biancoblù si sono raccolti tanti spunti interessanti. Gli orsi hanno infatti iniziato senza indugi la sfida e costretto i leventinesi ad alzare subito i giri del loro motore, e ne è così nata una partita senza troppe interruzioni e costantemente piacevole da seguire.

Spesso le due squadre si sono affidate alla velocità della loro transizione, ed in questo senso è nuovamente spiccato Jonathan Ang, che con il suo pattinaggio ha offerto diversi spunti interessanti. Il tentativo di sviluppare l’alchimia giusta con Maillet prosegue e dà segnali incoraggianti, anche se il centro deve ancora acquisire una certa brillantezza fisica per esprimersi al meglio. È però già possibile notare la bontà delle sue mani, e la volontà di andare nello slot per rendersi pericoloso.

Il premio di migliore in pista probabilmente è però da assegnare a Davide Fadani, che ha giocato l’intera partita con buona prontezza ed ha più volte disinnescato i pericolosi tentativi di Czarnik e banda, potendo ben poco sulle due reti incassate.

Ottima partita anche di Manix Landry, che al suo fianco ha ritrovato Lilja come successo spesso nella scorsa stagione, nell’ambito di un blocco che verosimilmente a ranghi completi sarebbe completato da Zwerger. Nell’occasione c’era però Hedlund, impiegato dunque all’ala ma costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio nel periodo centrale dopo un duro colpo rifilatogli da Nemeth.

A spiccare c’è inoltre stato Virtanen, autore di una partita “delle sue” con lucidità difensiva ed alcuni pericolosi spunti in avanti, e pure il giovanissimo Miles Müller ha saputo farsi notare nel ruolo ereditato nell’occasione da Kneubuehler al fianco di Heim e Bürgler.

In generale è stata insomma una prova positiva su vari fronti, grazie soprattutto alla buona continuità mostrata dalla squadra di Cereda sull’arco dell’intera sfida. Certo, nel periodo centrale c’è stata una decina di minuti buona in cui la partita si è fatta più “pasticciata” e le due squadre hanno perso il filo del discorso, ma considerando che all’inizio della stagione mancano ancora varie settimane l’hockey visto a Biasca per entrambe le squadre è stato incoraggiante.

Altri aspetti invece necessiteranno di tempo per essere decifrati meglio, come ad esempio la collocazione di Tommaso De Luca – impiegato con compagni sempre diversi in queste tre amichevoli – oppure delle coppie di difesa ancora in fase di test, vista anche l’assenza sinora dell’acciaccato Zaccheo Dotti.

Per avere ulteriori indicazioni toccherà attendere il prossimo weekend, con il primo back-to-back al torneo di Herisau.


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