AMBRÌ – LOSANNA
2-3
(0-0, 1-1, 1-1; 0-1)
Reti: 27’05 Douay (Pezzullo, Kostner) 1-0, 39’20 Heldner (Suomela) 1-1, 42’38 De Luca (Heed, Kostner) 2-1, 46’34 Djoos (Riat, Fuchs) 2-2
Rigori: Sekac, Dauphin, Riat, Kovacs
Note: Gottardo Arena, 6’475 spettatori
Arbitri: Stolc, Vikman; Meusy, Francey
Penalità: Ambrì 2×2, Losanna 3×2
Assenti: Daniele Grassi, Zaccheo Dotti, Dario Bürgler (infortunati), Michael Spacek (sovrannumero), Simone Terraneo (ammalato)
AMBRÌ – Ha disputato una grande partita l’Ambrì Piotta, sicuramente tra le più intense ed equilibrate di questa stagione, e per ottenere una vittoria che sarebbe stata meritata è mancato solamente il gol. Contro il Losanna è invece arrivato appena un punticino, che per quanto visto in pista può lasciare un po’ di rammarico per non aver sfruttato una delle tante opportunità che i biancoblù hanno avuto per fare loro la sfida, ma in definitiva l’aspetto che conta davvero è un altro.
Le ultime tre uscite – pur con una sola vittoria all’attivo, quella contro l’Ajoie – ci hanno infatti detto che “il vero Ambrì”, quello con una buona struttura e l’intensità giusta per esprimersi ad alti livelli, è tornato dopo un passaggio a vuoto di alcune partite. E questa è sicuramente la notizia migliore, perché arrivare ad una pausa di una decina di giorni con tanti dubbi in testa sarebbe stato più complicato da gestire.
Le prestazioni del weekend ci hanno però anche ricordato quanto a Formenton e compagni manchi ancora quella freddezza – o forse più convinzione nei propri mezzi, che a volte può tradursi in preziosa spavalderia – per colpire nei momenti chiave delle partite. Questo sabato lo si è visto specialmente nel secondo tempo, quando l’Ambrì ha operato una grande pressione dalle parti di Punnenovs ed ha mostrato delle fasi di grande intensità che hanno davvero messo alle strette il Losanna.
I leventinesi hanno avuto il merito di sbloccare il risultato con una bella deviazione di Douay, abile nel mettere un primo punto esclamativo all’ottima prestazione della quarta linea, che nell’occasione è davvero spiccata dal resto della squadra. Non a caso infatti anche il secondo gol biancoblù ha portato la firma dello stesso blocco, premiando con il provvisorio 2-1 un Tommaso De Luca autore una volta di più di una prova convincente e caratterizzata da diversi bei gesti tecnici.
Anche il Losanna ha però ovviamente vissuto i suoi momenti, a partire da un primo periodo caratterizzato da alcuni powerplay che hanno immediatamente reso minacciosi i vodesi, ed è già in quelle fasi che Juvonen ha dovuto farsi trovare pronto. Due boxplay quasi consecutivi ed un powerplay dopo 13 minuti hanno reso difficile per l’Ambrì mettere subito ritmo nelle gambe, ed infatti per veder ruotare tutte le quattro linee con regolarità ci è voluto del tempo, ma dalla frazione centrale la squadra di Cereda ha proposto un ottimo gioco.
Sicuramente significativa la scelta di lasciare Spacek in sovrannumero, al ceco non era mai successo, così come era la prima volta in cui vedevamo Lilja al centro. Con lo svedese nel mezzo – ruolo che in carriera gli era già capitato di ricoprire – le dinamiche della prima linea sono state ovviamente diverse e più dirette verso la porta avversaria.
Diretto lo è inoltre stato il gioco di entrambe le squadre, che se da una parte hanno dato vita ad una partita di alto livello con ogni cambio che si è giocato sui fili di un equilibrio sempre in bilico, dall’altro non hanno mai rinunciato a sfidarsi a viso aperto mettendoci anche il fisico e qualche “colpetto” tipico delle partite che contano davvero.
In tutto questo l’Ambrì ha prodotto uno sforzo compatto e di carattere, che ha saputo anche rispondere al duro colpo rappresentato da quel gol un po’ estemporaneo di Heldner a 40 secondi dalla fine del periodo centrale. Maggiori responsabilità ci sono invece sul 2-2 di Djoos, quando i biancoblù hanno pagato uno schieramento sbilanciato che ha spianato la strada agli ospiti.
Complessivamente però quella giocata dall’Ambrì è stata una prova sufficientemente compatta ed organizzata per reggere l’urto di una formazione come quella del Losanna, che a 5-contro-5 è tra le migliori squadre della lega. Le lacune semmai si sono viste sull’altro fronte ed in fase di finalizzazione, visto che le tante buone opportunità costruite – un po’ come successo a Porrentruy – avrebbero dovuto portare almeno una rete in più.
Gli esempi sono diversi. Formenton ha infatti mancato nuovamente un’opportunità a tu-per-tu con il portiere avversario (due se contiamo anche il rigore), mentre Pestoni e soprattutto Heim hanno avuto delle grandi chance per chiudere la sfida all’overtime, fase che i leventinesi hanno dominato. Nell’epilogo dei rigori è invece uscita la grande tecnica dei migliori giocatori del Losanna, che hanno realizzato tre rigori in bella maniera intascando così il punto supplementare.
Peccato, ma facendo per un attimo astrazione dal risultato l’Ambrì Piotta può sicuramente essere soddisfatto per aver giocato una partita di maiuscola intensità contro una delle principali forze del campionato. La pausa sarà però utile per limare qualche dettaglio.
IL PROTAGONISTA
Tommaso De Luca: Continua la crescita a vista d’occhio del giovane attaccante, che sta iniziando a produrre con regolarità ed ha l’abilità di fare bene in qualsiasi linea lo staff decida di schierarlo. Nel terzo tempo segna un bel gol, e la sua energia e tecnica risulta importante per l’ottima prova messa in pista dal quarto blocco. Sul suo conto ben quattro tiri in porta.
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