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Il tempo passa anche per i Lightning, che hanno però un’altra chance di successo

Nonostante poche soddisfazioni nei playoff recenti, Tampa vanta elementi élite come Kucherov e Vasilevskiy, che guidano un gruppo esperto. Gli anni però passano e per restare al vertice ci vorrà una buona profondità

A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con tre partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Quest’anno HSHS torna a proporvi la presentazione di tutte e 32 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


TAMPA BAY LIGHTNING

La rosa 2025/26

PORTIERI
Andrei Vasilevskiy, Brandon Halverson, Jonas Johansson

DIFENSORI
Darren Raddysh, Declan Carlile, Emil Lilleberg, Erik Cernak, Janis Moser, Max Crozier, Ryan McDonagh, Simon Lundmark, Steven Santini, Victor Hedman

ATTACCANTI
Anthony Cirelli, Brayden Point, Brandon Hagel, Conor Geekie, Gage Goncalves, Jack Finley, Jake Guentzel, Jakob Pelletier, Mitchell Chaffee, Nick Paul, Nikita Kucherov, Oliver Bjorkstrand, Pontus Holmberg, Yanni Gourde, Zemgus Girgensons


TAMPA – Negli ultimi tre anni i Tampa Bay Lightning hanno raccolto appena quattro vittorie ai playoff, un dato che segna inevitabilmente un momento di riflessione. La domanda che circola attorno alla franchigia della Florida è semplice quanto cruciale: la finestra per un’altra corsa alla Stanley Cup è ancora aperta o si è ormai chiusa?

All’Amalie Arena si resta convinti di poter vincere ancora, perché la qualità non manca e i numeri della scorsa stagione sono lì a dimostrarlo. Tampa Bay ha guidato la NHL in termini di produzione offensiva (3.56 gol a partita), ha chiuso al quarto posto difensivamente e ha registrato la seconda miglior differenza reti della lega.

Nikita Kucherov continua a essere il punto di riferimento assoluto, reduce da due titoli consecutivi come miglior realizzator. Con lui Brayden Point e Jake Guentzel hanno superato la soglia dei 40 gol, mentre Anthony Cirelli – finalista per il Selke Trophy – e Brandon Hagel formano una coppia tra le più affidabili a livello di gioco two-way.

Ma il vero segnale positivo è arrivato tra i pali, dove Andrei Vasilevskiy ha ritrovato lo smalto da Vezina Trophy dopo l’operazione alla schiena, chiudendo con 38 vittorie e una media gol subiti di 2.18.

Sul piano offensivo, il gruppo è profondo con sette giocatori capaci di superare i 20 gol, incluso l’arrivo di Oliver Bjorkstrand che ha dato ulteriore spinta in fase realizzativa. La difesa, invece, ha fatto un salto di qualità fondamentale grazie al ritorno di Ryan McDonagh, che in coppia con Erik Cernak permette a Victor Hedman di non sobbarcarsi tutto il peso del reparto. Importante anche la presenza del rossocrociato Janis Moser, nella passata stagione impiegato quasi 19 minuti a partita.

Le incognite riguardano invece soprattutto fisicità e profondità. La serie persa con i Panthers ha lasciato l’impressione di una squadra a tratti sopraffatta sul piano fisico, e l’estate non ha portato innesti di grande stazza.

Il vero fattore decisivo sarà però la capacità dei giocatori secondari di reggere il passo. Bjorkstrand dovrà garantire costanza, Gourde potrà portare solidità nel bottom six e la terza coppia difensiva dovrà dimostrarsi affidabile. A livello di guida tecnica, Jon Cooper rimane la certezza: il coach più longevo della NHL continua a reinventarsi, pur avendo perso il fidato assistente Jeff Blashill, sostituito da Dan Hinote.

Il tempo, però, nemmeno a Tampa è infinito. Il nucleo storico non è più giovanissimo e il pool di prospect non ha grandi promesse. Proprio per questo, la stagione 2025/26 potrebbe rappresentare uno degli ultimi tentativi concreti per i Lightning di restare tra le contender e confermare che la finestra non è ancora chiusa.

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