DAVOS – Si è ripreso in fretta dalla bruciante sconfitta in rimonta patita giovedì dai padroni di casa il Team Canada, il quale con una certa logica si è aggiudicato il passaggio in semifinale sconfiggendo i finlandesi del KalPa Kuopio.

La selezione diretta da Bruce Boudreau non ha lasciato scampo ai gialloneri – pur se con qualche leggero brivido finale – vendicando così in parte anche la sconfitta patita nella finale dell’edizione 2018 vinta proprio dal KalPa allenato allora da Sami Kapanen, dimostrando forse non una solidità ineccepibile, ma comunque una forza del collettivo sufficiente per avere la meglio sull’avversario.

È ovvio che quel 2-0 a freddo ottenuto nei primi cinque minuti abbondanti della sfida con le reti di Ang e Quenneville abbia subito impostato la gara in una certa maniera, tanto da costringere Karjalainen a chiamare subito un time out.

Il KalPa con il passare dei minuti si è ripreso, si è mostrato volenteroso e si è costruito diverse occasioni per cercare di rientrare in partita, facendo però difetto tra mira e timing alla conclusione, sprecando alcune possibilità in maniera quasi clamorosa.

Sull’altro fronte il Team Canada non ha fatto una piega, ha continuato sul suo game plan andando più volte vicino alla terza rete – da quel lato è stato l’ottimo Hazen a sprecare occasioni su occasioni – bucando ancora Jatkola con un preciso slapshot di DiDomenico a poco più di un minuto dalla seconda pausa.

È probabile che la rete del friborghese abbia quasi definitivamente spento ogni speranza di rientrare in partita dei finlandesi, crollati ad inizio terzo periodo sotto i gol di Hazen e del compagno all’Ajoie Asselin, questo sempre mentre in attacco tra i giurassiani c’era sempre chi a scadenze regolari lasciava sul posto ghiotte occasioni da rete, fino a trovare una prima rete che sembrava cadere nel nulla, salvo arrivare fin sul 5-3 con Sissons e due volte Rissanen nel finale.

Non che la vittoria del Canada sia mai stata in grossissimo pericolo, Hazen e compagni sono sembrati un po’ distratti, ma quelle tre reti hanno contribuito a rendere il finale almeno interessante prima del 6-3 a porta vuota di DiDomenico.

Il KalPa lascia la Coppa Spengler con tre sconfitte in altrettante partite, ha mostrato alcuni buoni spunti collettivi, un buon sistema di gioco, ma i mezzi tecnici e fisici più limitati rispetto agli avversari non gli hanno permesso di diventare una candidata alla vittoria finale.

Il Team Canada da par suo, a parte il terzo tempo contro il Davos, sta mostrando buona solidità e gioco collettivo, ed è già sulla buona strada per far dimenticare l’incubo della scorsa stagione. Dynamo Pardubice permettendo.

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