Social Media HSHS

NHL

Il regno ora è di Holland, Fiala e i Kings devono rompere la maledizione del primo turno

I californiani ripartono dopo anni di frustrazione con un nuovo GM e la convinzione di avere le carte in regola per tornare protagonisti. Il rossocrociato rimane tra le punte di diamante, ma il vero test arriverà nei playoff

A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con tre partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Quest’anno HSHS torna a proporvi la presentazione di tutte e 32 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


LOS ANGELES KINGS

La rosa 2025/26

PORTIERI
Anton Forsberg, Darcy Kuemper, Pheonix Copley

DIFENSORI
Brandt Clarke, Brian Dumoulin, Cody Ceci, Drew Doughty, Jacob Moverare, Joel Edmundson, Kirill Kirsanov, Kyle Burroughs, Mikey Anderson, Otto Salin

ATTACCANTI
Adrian Kempe, Alex Laferriere, Alex Turcotte, Andre Lee, Andrei Kuzmenko, Anze Kopitar, Corey Perry, Jeff Malott, Joel Armia, Kevin Fiala, Phillip Danault, Quinton Byfield, Samuel Helenius, Trevor Moore, Warren Foegele


LOS ANGELES – Dopo quattro stagioni consecutive chiuse con l’eliminazione al primo turno dei playoff, i Kings hanno deciso di cambiare pagina. Il GM Rob Blake ha lasciato spazio a Ken Holland, reduce dall’esperienza a Edmonton e con quattro Stanley Cup conquistate in passato a Detroit.

Una scelta che segna una rottura con la tradizione, ma che nasce dall’urgenza di riportare la franchigia oltre i soliti limiti recenti. Con un roster competitivo e alcune mosse mirate, la sfida è chiara: Los Angeles deve tornare a essere protagonista e non semplice comparsa.

Sul piano offensivo la squadra ha mostrato solidità, chiudendo 14esima in NHL con 3.04 gol di media. Kevin Fiala e Adrian Kempe hanno toccato quota 35 reti, evento che non si verificava dai tempi di Robitaille e Palffy. L’innesto di Andrei Kuzmenko a stagione in corso ha ridato slancio al powerplay, storicamente tallone d’Achille, che nell’ultimo tratto è salito al 23.9%. A 38 anni Anze Kopitar resta inoltre un faro e simbolo, fresco di un’altra stagione da 67 punti e del terzo Lady Byng Trophy, ma il futuro porta il nome di Quinton Byfield, ormai pronto a prendersi responsabilità da leader.

La difesa è stata il vero punto di forza, con 2.48 gol subiti a partita, seconda miglior media della lega. La partenza di Vladislav Gavrikov pesa, mentre Drew Doughty dovrà ritrovare la forma migliore dopo l’ultimo infortunio. Holland ha puntato su veterani come Brian Dumoulin e Cody Ceci per dare esperienza, e sul giovane Brandt Clarke per crescere al fianco di Joel Edmundson e Mikey Anderson. L’età media si alza, ma la solidità resta l’obiettivo.

In porta Darcy Kuemper ha vissuto una stagione da finalista Vezina e sarà ancora il titolare indiscusso, con Anton Forsberg a supporto e Pheonix Copley pronto in caso di necessità.

In generale a Los Angeles il carisma non manca. Kopitar e Doughty restano simboli di una franchigia che ha già vissuto l’apice con due Stanley Cup. L’intangibile sarà proprio la loro capacità di trascinare un gruppo che non può più permettersi delusioni.

La partecipazione ai playoff è ovviamente sempre nelle corde dei californiani, ma la vera domanda è se questo gruppo, con il tocco esperto di Holland e la guida di Jim Hiller, saprà finalmente sfatare il tabù del primo turno. A Los Angeles è arrivato il momento di dimostrare che la finestra per ambire alla Stanley Cup non è chiusa.

Click to comment

Altri articoli in NHL