RAPPERSWIL – È stato un autentico trionfo, quello del Rapperswil. La capolista di NLB ha spazzato via la resistenza del Davos con un perentorio 7-2 nella finalissima di Coppa Svizzera, imponendosi con quella classica esuberanza scatenata dalla possibilità di fare lo sgambetto ad una squadra di categoria superiore.
I Lakers sono scesi in pista con gli effettivi che avevano saputo conquistare l’accesso all’ultimo atto del torneo – e dunque senza i vari Morin e Ness – e sin dal primo minuto hanno letteralmente sovrastato gli avversari, trovando il vantaggio già dopo un paio di minuti con Jared Aulin.
Il Davos, da lì al 60esimo, non ha mai saputo reagire sul serio, e tanto meno è riuscito a far valere la differenza di categoria, fattore annullato da un divario motivazionale comunque da considerare, ma che non toglie meriti ad un ottimo Rapperswil. Al pareggio di Broc Little ha così risposto Knelsen, prima dell’autentico dominio del periodo centrale, chiusosi con un 5-2 significativo.
Durante il secondo tempo coach Del Curto ha provato a scuotere i suoi, sostituendo Senn con Van Pottelberghe, e chiamando poi il timeout dopo la quinta segnatura locale, ma gli effetti non si sono mai visti, questo nonostante il gol di Du Bois dalla distanza.
Nel terzo tempo la squadra di Jeff Tomlinson ha gestito perfettamente il vantaggio, dilagando poi sin sul 7-2 finale grazie ad altre due segnature firmate da Josh Primeau e Steve Mason.
Una St. Galler Arena stracolma ha così festeggiato in un clima elettrico, entusiasta per la vittoria della Coppa, ma che con quei convinti applausi ha sembrato dare appuntamento a tutti a fine aprile, periodo che i Lakers vogliono sia caratterizzato da uno spareggio giocato con il coltello tra i denti. Tutti avvisati, insomma.