ROCKETS – LUGANO
0-10
(0-3, 0-3, 0-4)
Reti: 1’45 Lajunen 0-1, 5’18 Lajunen (Matewa) 0-2, 5’40 Jecker (Fazzini) 0-3, 32’54 Bertaggia (Zangger) 0-4, 35’20 Jörg (Lajunen, Jecker) 0-5, 39’58 Zangger (Bertaggia) 0-6, 43’22 Fazzini (Chiesa, Sannitz) 0-7, 50’45 Bertaggia (Chuard) 0-8, 56’40 Zangger (Fazzini) 0-9, 59’56 Camichel (Jörg, Lajunen) 0-10
Note: Raiffeisen BiascArena, 685 spettatori.
Arbitri Wiegand, Hebeisen; Kovacs, Cattaneo
Penalità: Rockets 2×2′, Lugano 2×2′
BIASCA – Dopo tanto scalpitare anche il Lugano è sceso in pista per la prima volta in questa fase di preparazione per giocare la sua prima amichevole. Alla Raiffeisen BiascArena gli uomini di Sami Kapanen hanno infatti affrontato l’ormai consueta sfida estiva contro i Ticino Rockets, già battuti sabato scorso dall’Ambrì Piotta.
Per la prima uscita stagionale, Kapanen ha “risparmiato” l’ultimo arrivato Ryan Spooner, oltre a Linus Klasen, Julian Walker, Reto Suri ed Elia Riva. Ampio spazio quindi a Lukas Matewa e Romain Chouard in retrovia, oltre che a Marc Camichel in attacco, classe 1999 degli èlite bianconeri.
Proprio il grigionese ha avuto l’onore di iscrivere il 10-0 finale a pochi secondi dalla sirena, dopo un’intera partita schierato nel blocco completato da Mauro Jörg e Jani Lajunen. Il finlandese ha aperto la contesa con la doppietta iniziale che ha dato il via alla goleada bianconera, mentre sul fronte biaschese, nonostante qualche tentativo, nessuno è riuscito a battere Müller.
Östlund via via ha invece dovuto raccogliere parecchi dischi nonostante la buona prestazione (sostituito nel terzo tempo da Kortin), poco graziato dalla verve ospite. Quello che ha colpito del Lugano è stata l’intensità di pattinaggio messa in pista, “precoce” di questi periodi, sicuramente un ottimo segnale per la tabella di marcia di Kapanen.
Sul piano del gioco, i bianconeri hanno mostrato subito la mano del nuovo coach e, anche se gli automatismi sono logicamente da registrare largamente, sono state infatti assai rare le proiezioni offensive che non abbiano visto il disco entrare nel terzo avversario accompagnato dalla paletta di un bastone.
Azioni lineari, con un uomo sempre ad attaccare lo slot e un difensore di riferimento a rimorchio, e le ali pronte a ripiegare in back check. A grosso modo si è capito il sistema che vuole attuare Kapanen ed è un grosso cambiamento rispetto a ciò cui erano abituati i giocatori bianconeri.
A giovare di questo sistema non possono che essere soprattutto gli attaccanti più offensivi, su tutti un Fazzini indemoniato e mai così attivo sui pattini, ma anche Lammer e Jörg si sono mostrati intraprendenti.
Infine Bertaggia e Zangger hanno formato una coppia piuttosto interessante, con l’ex losannese che potrebbe recitare un ruolo ben più che da comprimario se i primi segnali si faranno attendibili. In difesa Matewa ha avuto molto ghiaccio e, aldilà di qualche sbavatura, ha mostrato personalità e intraprendenza, oltre che una spiccata dote offensiva.
Meno in luce Chouard, il quale ha svolto il compito senza particolari problemi, ma il ginevrino sarà atteso a test più probanti.
Con alcuni pezzi da novanta ancora “in garage”, Kapanen ha già visto alcuni segnali interessanti, sabato alla Cornèr Arena, con probabilmente i vari Suri, Spooner e Klasen in pista, si avrà una prima idea più attendibile del Lugano che verrà. Per intanto, la prima bozza lascia alcune ottime impressioni.
GALLERIA FOTOGRAFICA
(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)