LUGANO – INNSBRUCK
6-2
(2-0, 2-1, 2-1)
Reti: 8’04 Carr (Sekac, Aebischer) 1-0, 13’03 Mirco Müller (Thürkauf) 2-0, 23’50 Carr (Thürkauf) 3-0, 24’47 Cormier (Mirco Müller) 4-0, 33’14 Rassell (Steffler) 4-1, 41’17 Bär (Dobnig) 4-2, 51’27 Carr (Sekac, Thürkauf) 5-2, 51’39 Marco Müller (Cormier) 6-2
Note: Cornèr Arena, 3’657 spettatori
Arbitri: Piechaczek, Mollard; Micheli, Gnemmi
Penalità: Lugano 2×2, Innsbruck 7×2
Assenti: Calle Andersson, Aleksi Peltonen, Roberts Cjunskis (a riposo), Giovanni Morini (infortunato)
LUGANO – Di certo da una partita del genere non si potranno estrapolare chissà quali concetti tecnico-tattici, perlomeno è servita a fare divertire il pubblico accorso alla Cornèr Arena e a far lavorare sull’intesa i giocatori.
L’Innsbruck si è rivelato infatti un avversario di più di una categoria inferiore, arrivato in Ticino con sole tre linee da schierare, mentre Luca Gianinazzi – Morini a parte e con Andersson e Aleksi Peltonen a riposo – ha potuto schierare quella che probabilmente sarà al 90% la formazione di partenza in campionato, con tutti gli stranieri e le linee ormai diventate quasi fisse, soprattutto nel top six.
Della partita c’è ben poco da raccontare, a parte una decina di minuti a cavallo della seconda pausa in cui i padroni di casa hanno perso un po’ il filo del discorso dopo essere andati sul 4-0 grazie alla doppietta di Carr e ai gol di Mirco Müller e Cormier, quando gli austriaci hanno trovato qualche spazio per andare a segnare due reti e dimezzare lo scarto contro uno Schlegel praticamente disoccupato per lunghissimi momenti.
Comprensibilmente anche affaticati all’uscita dal camp di Lenzerheide, Arcobello e compagni hanno passato qualche cambio a combattere contro delle gambe fattesi forse un po’ legnose, prime di riprendere la via nel finale di partita, quando gli ospiti sono definitivamente crollati sotto altre due reti di Carr (tripletta) e di Marco Müller.
Detto della formazione, con la prima linea di Thürkauf, Joly e Carr ormai intoccabile, la coppia ceca saldamente in seconda linea assieme a Fazzini, per il bottom six Gianinazzi ha più di un’opzione a disposizione, potendo sfruttare – e questo rimane un lusso – anche un Mark Arcobello quale terzo centro.
A che punto sia il Lugano in questa preparazione non ce lo potrà di certo dire questa partita, il doppio turno di settimana prossima che simulerà il campionato con le sfide contro Davos (nei Grigioni) e l’Ajoie avranno di certo molti più argomenti da mettere sul tavolo a una decina di giorni dall’inizio del campionato.
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