GINEVRA – LUGANO
3-2
(1-0, 1-1, 1-1)
Reti: 13’51 Vatanen (Filppula, Vermin) 1-0, 27’37 Filppula (Winnik, Vermin) 2-0, 39’26 Thürkauf (Alatalo, Arcobello) 2-1, 54’03 Pouliot (Smirnovs, Moy) 3-1, 59’26 Carr (Fazzini, Loeffel) 3-2
Note: Les Vernets, 5’454 spettatori
Arbitri: Urban, Tscherrig; Schlegel, Stadler
Penalità: Ginevra 4×2′, Lugano 3×2′
Assenti: Niklas Schlegel, Davide Fadani, Loic Vedova, Troy Josephs (infortunati), Leland Irving, Shane Prince (sovrannumero)
GINEVRA – Continuità, una chimera. Il Lugano continua con la sua andatura irregolare cadendo a Les Vernets in un match importante per le posizioni di partenza nei pre-playoff, lasciando praticamente via libera alle romande nella volata finale, con appunto Losanna e Ginevra che stanno mettendo ora paura vera a Bienne e Davos.
I bianconeri invece continuano a litigare soprattutto con loro stessi, non riuscendo a sfruttare le scie delle belle prestazioni inciampando in un attacco incapace di fare la differenza al momento giusto, lasciando che Carr e compagni rimugino sulle occasioni mancate.
Presentatisi con la stessa formazione vincente sul Friborgo sabato sera, i bianconeri avrebbero potuto e dovuto fare infatti la differenza già nel primo tempo, quando il portiere granata Descloux si è dovuto superare più e più volte per fermare l’ottima avanzata del Lugano, capace di tirare in porta ben 23 volte in venti minuti.
Gridano vendetta in particolare le occasioni di Thürkauf (tre tentativi nella stessa azione), Boedker e Herren, con dall’altra parte Vatanen capace di insaccare il vantaggio nell’unica occasione vera creata dagli uomini di Cadieux nella prima frazione.
Ovviamente quando con un game plan del genere non si riesce a sfruttarne i tempi favorevoli e anzi andando addirittura sotto nel risultato, la storia della partita cambia. Perché che i granata non volessero più restare a guardare era normale e in qualunque caso era da mettere in conto un secondo periodo diverso, ma sarebbe potuto essere di gestione con un esito opposto dai primi venti minuti.
Invece il Lugano si è trovato nella situazione di dover inseguire con oltretutto un Ginevra più alto di forecheck e solo dopo il raddoppio di Filppula i bianconeri sono riusciti a sbloccare la situazione, sfruttando una doppia superiorità numerica sulla cui scia e a fil di seconda sirena hanno ancora sprecato l’inverosimile, andando vicinissimi al pareggio ancora prima di rientrare negli spogliatoi.
Il copione, in maniera meno netta, si è ripetuto nel periodo conclusivo, con il 3-2 di Carr arrivato troppo tardi a riparare la rete di Pouliot in un’incursione solitaria. Lugano incapace di sfruttare occasioni e momento propizio, così come quasi bloccato al momento di tentare una rimonta apparsa decisamente alla portata dei ragazzi di McSorley.
Ora la squadra bianconera è definitivamente ai preplayoff, ma gli resta comunque un minimo di margine per cercare di raggiungere la settima o l’ottava posizione. Ad ogni modo c’è poco tempo per ritrovare la regolarità di rendimento, sia di partita in partita che dentro ad essa, e siamo sicuri che lo staff vorrà cercare di fare di tutto per rendere il proprio attacco più capace di sfruttare le occasioni, facendo capire che Shane Prince prossimamente potrebbe rivestire il ruolo di arma in più.
Ad oggi un Boedker di questo “formato” – qualcuno ci scusi se siamo ripetitivi – McSorley non può più permettersi di schierarlo da titolare, pur con tutte le parole di circostanza del caso e i discorsi sui compitini, oltretutto con un’alternativa come quella dell’ex Davos che potrebbe veramente cambiare qualche prospettiva. Perché se c’è un possibile margine di miglioramento sarebbe quantomeno utile provare a cercarlo.
IL PROTAGONISTA
Sami Vatanen: Non ha fatto molto il Ginevra, come non molto hanno fatto i suoi attaccanti. Vatanen però alla prima occasione ha insaccato la rete del vantaggio ed è stato al centro del gioco dei granata e con Filppula ha mostrato come si sfruttino i momenti giusti per fare la differenza anche con poche azioni vere..