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Lugano

Il Lugano fa poker di vittorie con il 5-2 sull’Ajoie

Lanciati dall’allungo del secondo tempo i bianconeri hanno la meglio. Quarta vittoria filata per gli uomini di Gianinazzi, che domenica saranno a Rapperswil

Il Lugano fa poker di vittorie con il 5-2 sull’Ajoie

LUGANO – AJOIE

5-2

(1-0, 3-0, 1-2)

Reti: 11’53 Arcobello (Josephs) 1-0, 31’10 Carr (Marco Müller, Alatalo) 2-0, 32’07 Granlund (Fazzini, Marco Müller) 3-0, 35’51 Zanetti (Mirco Müller) 4-0, 53’01 Fazzini (Josephs) 5-0, 56’12 Asselin (Frossard) 5-1, 59’02 Vouillamoz 5-2

Note: Cornèr Arena, 4’624 spettatori
Arbitri: Wiegand, Borga; Obwegeser, Burgy
Penalità: Lugano 5×2, Ajoie 3×2 + 1×5

Assenti: Julian WalkerElia RivaStephane Patry (infortunati), Loic VedovaKris BennettNicolò UgazziYves StoffelGregory BedollaJari Näser (Ticino Rockets), Mikko Koskinen (sovrannumero)

LUGANO – Ha compiuto il suo dovere la squadra di Luca Gianinazzi, in una sfida che poteva nascondere risvolti insidiosi – e a un certo punto lo ha fatto – contro un Ajoie ultimo della classe ma sempre squadra tignosa da affrontare.

Il dovere del Lugano era quello di dare ulteriore slancio alle tre vittorie ottenute nella doppia sfida contro i Lions e nella trasferta di Davos, e con il 5-2 rifilato alla squadra di Julien Vauclair sono arrivati tre punti pesanti, importanti e meritati. Certo, la situazione di classifica non accenna a diventare tranquilla a causa di un Langnau che non molla la presa e va a strappare tre punti a Bienne, e se dopo 11 punti su 12 nelle ultime quattro partite i bianconeri non possono ancora sorridere, fa decisamente pensare a quanti danni siano stati fatti in precedenza.

E allora il Lugano dovrà ripartire da qui anche pensando alla difficilissima trasferta nel canton San Gallo per rendere visita a casa Cervenka domenica sera, quando affrontando la terza in classifica e una delle squadre più in forma del momento servirà tutta la concentrazione del mondo.

Tornando a quello che è successo alla Cornèr Arena, si può parlare sicuramente di “partita trappola”, che dopo l’1-0 messo a segno da capitan Arcobello nel primo tempo, ha rischiato di trasformarsi in una pozza fangosa verso metà incontro, prima che i ragazzi del “Giana” non fossero riusciti a prendere in mano la contesa e per il collo l’Ajoie.

C’è stato timore che dopo quelle tre occasioni sprecate in fila da Thürkauf (due volte) e Andersson gli ospiti potessero pensare di dare un’altra direzione alla partita e difatti qualche brivido è corso sulla schiena dei tifosi accorsi all Cornèr Arena. Il clou è stato raggiunto quando una paratona di Schlegelha negato in maniera perentoria all’Ajoie quello che sarebbe stato il pareggio e solo dopo pochi cambi il Lugano ha trovato il 2-0 con Carr, splendidamente imbeccato da Marco Müller.

Quella parata con la punta del gambale da parte del numero 34 ha fatto da spartiacque dell’incontro – anche se poi i giurassiani non hanno saputo tenere il ritmo aldilà del risultato – e i padroni di casa hanno affondato rapidamente la lama portandosi sul 4-0 nel giro di nemmeno cinque minuti con Granlund (ventesimo sigillo stagionale) e Zanetti.

In quei momenti Asselin e compagni non hanno saputo controbattere alla fulminea raffica di colpi del Lugano, arrivata proprio sul momento migliore degli ospiti, segnale che Connolly e compagni sanno anche prendere in mano le contese nei momenti importanti o più delicati, stavolta dando pure una spallata agli eventi che ha fatto pendere la discesa dalla parte bianconera proprio quando le cose sembravano mettersi se non in salita perlomeno su un duro falso piano.

L’Ajoie non ha saputo reagire, se non con azioni sporadiche e approfittando di una gestione a tratti un po’ leggera del Lugano ma, pur segnando due reti nel finale a negare il secondo shutout filato a Schlegel, l’impressione è stata che non ci sarebbero mai state le forze fisiche, mentali e tecniche tra le fila degli ospiti per impensierire sul serio i padroni di casa, che dopo le reti in rapida successione hanno mostrato più “leggerezza” anche nel dare ritmo ai cambi.

Il Lugano finalmente comincia a dare un senso a questo ultimo giro di regular season, grazie a delle prestazioni più mature e controllate, con un reparto difensivo che ha quasi del tutto dimenticato certi svarioni – la presenza di Klok ancora una volta è stata fondamentale per chiusure e lavoro muscolare – e seppure contro l’ultima classificata, i tempi con cui sono cadute le reti contro l’Ajoie fanno ben sperare anche per un reparto offensivo che ha bisogno di liberarsi al meglio, con forse meno tentativi caotici ma più puntuali e precisi. Con quella calma che è la virtù dei forti.


IL PROTAGONISTA

Marco Müller: Il solito motore instancabile nelle gambe ma anche tanto acume nella testa. Il numero 10 bianconero ha giocato una partita di sostanza e qualità, giocando tantissimi dischi dopo averli recuperati nei duelli individuali e smistandoli ai compagni, come in occasione del bellissimo assist per il 2-0 di Carr che ha lanciato definitivamente la vittoria del Lugano. Giocatore sempre più fondamentale per la squadra di Luca Gianinazzi.


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