BELLINZONA – È cominciata con una bella e per certi versi inaspettata vittoria la stagione agonistica del Lugano targato 2013/14, che al suo esordio ufficiale ha battuto i russi del Traktor Chelyabinsk, finalisti dell’ultima KHL. Contro Kostitsyn, Kuznetsov e compagni, Fischer ha dato un primo volto alla sua squadra, sicuramente non definitivo, ma già improntato verso una strada ben precisa.
Rispetto all’ultima stagione le linee sono state completamente rivoluzionate, tenendo conto anche dei nuovi arrivati – Fritsche è stato schierato al centro con Sannitz all’ala – e dei giovani portati in squadra come il difensore Riccardo Sartori. In porta è stato schierato Flückiger per tutto l’incontro, anche se ci si aspettava un cambio con Manzato almeno a metà partita. Hanno rinunciato alla partita gli infortunati Hirschi, Kparghai e Simion.
Sin da subito si è capito che sarebbe stata partita vera, con i russi particolarmente rudi, e a farne le spese sono purtroppo stati dei bianconeri, forse ancora poco pronti dal lato fisico a sostenere certi interventi. Dapprima Walsky è uscito per un colpo al volto, poi è stata la volta di Ulmer, di cui non si conoscono le condizioni, ma a preoccupare di più è sicuramente Fritsche, uscito tenendosi dolorante la spalla sinistra. In merito a questi infortuni si attendono comunicati da parte della società.
Per quanto riguarda il match, come detto, le due squadre non si sono risparmiate, e a sorprendere è stato soprattutto il Lugano, che ha sostanzialmente dominato l’incontro, almeno per ciò che riguarda le occasioni da rete. Il Traktor si è reso pericoloso soprattutto con il fenomeno Kuznetsov e il finnico Kontiola, mentre Kostitsyn, Bulis e altri sono apparsi più che altro leziosi nel proprio gioco, soprattutto nell’esercizio del power play. A dimostrazione di ciò vi è da dire che aldilà di alcune spettacolari combinazioni volanti, Flückiger ha lavorato sostanzialmente poco, risultando però estremamente efficace quando chiamato in causa.
Il Lugano ha proposto un gioco piacevole, fatto di ripartenze veloci e combinazioni corali, e in questo senso è apparsa già la mano di Fischer, anche quando a causa degli infortuni si è trovato costretto a mescolare le linee. Tutti i giocatori, fatta eccezione per alcuni comprensibili errori tipicamente “estivi” sembravano estrremamente in chiaro sui loro compiti, dando dimostrazione di un buon gioco corale e ragionato.
Commentare il reale valore di questa partita è difficile, visti i tempi, ma sicuramente la maniera in cui il Lugano ha gestito l’incontro, riuscendo ad andare a rete a scadenze regolari, infonde grande fiducia nei mezzi dei bianconeri. Anche parlare dei singoli sarebbe affrettato, ma una nota di merito va spesa per un Heikkinen formato cecchino – doppietta per lui – e guida della difesa, così come per il suo compagno di reparto Vauclair, ordinato e in buona forma fisica.
In attacco si sono distinti Fazzini, autore di una rete e cresciuto notevolmente a livello fisico. Buone le prove di Schlumpf – a segno anche lui – e Domenichelli, sempre pericoloso e vicino alla rete in almeno tre o quattro occasioni e fermato anche da un palo. Valutare i nuovi arrivati è quasi impossibile, visto che sia Dan Fritsche che Walsky sono usciti per infortunio, ma per qual poco che si è visto sembravano già bene integrati. Da menzionare anche il “solito” Metropolit, che ha dato via ad una sfida nella sfida con Kostitsyn a colpi di classe col disco sul bastone. Buona prova anche per il giovane Sartori, perlomeno per il piglio autoritario messo in pista.
Le prossime gare saranno più precise nel dare un quadro generale della situazione, ma sicuramente cominciare con una vittoria del genere è di buon auspicio sotto tutti i punti di vista, per il morale, per il gruppo e per i tifosi, sperando che gli infortunati siano pronti al rientro al piû presto.