KLOTEN – Anno nuovo, vita nuova. Questo in sostanza ciò che ha trovato il Lugano nella prima partita del 2013, espugnando la pista di Kloten dopo una prova convincente soprattutto dal punto di vista difensivo. E dire che a causa delle assenze di Bergeron (ormai parrebbe definitiva), Domenichelli, Fazzini, Simion e Brady Murray in attacco, due difensori, rispondenti al nome di Petteri Nummelin e Lorenz Kienzle sono stati schierati in attacco da Larry Huras. Altri assenti tra le fila luganesi i difensori Morant e Blatter, oltre all’ultimo arrivato Pavel Rosa, che sarà a disposizione di Huras dalle partite del week end.
Altra novità tra le fila bianconere è stato il ritorno a difesa della gabbia di Daniel Manzato, schierato da Huras neanche troppo a sorpresa dopo la pausa natalizia.
(© A. Branca)
Il Lugano ha interpretato la partita in maniera ottimale, ingabbiando efficacemente i veloci attaccanti zurighesi, capaci nelle sfide precedenti di mettere in grave difficoltà i bianconeri. Invece questa volta i luganesi hanno saputo sfoderare un’ottima prestazione in retrovia, proteggendo al meglio un ottimo Manzato. Altro punto di forza della formazione bianconera pare essere tornato il power play, esercizio nel quale il bombardiere Heikkinen ha bucato due volte Rueger, oltre al gol di Mclean che ha chiuso l’incontro, per un totale di tre reti su cinque situazioni di superiorità numerica a favore degli ospiti. A far piacere nella partita del Lugano è stata la continuità di gioco e ordine tra le maglie bianconere, in particolare le coppie di difesa hanno sfoderato una prestazione ottimale, ben sorretti da un efficace forechecking degli attaccanti.
Tra i bianconeri si sono distinti in particolar modo Manzato, tornato alla grande a difesa della gabbia bianconera, autore di diverse parate decisive su Stancescu e compagni e sempre sicuro in ogni intervento. Un altro elemento imprescindibile della difesa e del power play luganese è tornato su alti livelli, e parliamo naturalmente di Ilkka Heikkinen, autore di una bella doppietta e di un gran lavoro in uscita dal terzo difensivo.
(© A. Branca)
Pure il secondo finlandese della squadra di Huras, ossia Petteri Nummelin, che schierato all’ala in linea con Kamber e Reuille è stato tra i più intraprendenti degli…attaccanti ticinesi. Ottima prova anche per il capitano Steve Hirschi, uscito per un disco in faccia e rientrato in pista con un casco con la visiera intera, ma autore di una prova di carattere e lucidità sui livelli a cui ci aveva abituato in quel di Lugano.
Come inizio di anno nuovo non si poteva chiedere di meglio a questo Lugano, andato in pausa tra mille dubbi e delusioni, ma rientrato con molte più certezze. Vero che la prima partita dopo una pausa è di difficile interpretazione, ma tornare a fare tre punti in trasferta su una pista tradizionalmente difficile per il Lugano come quella di Kloten è di buon auspicio verso il prossimo week end, quando sarà imperativo sfruttare buona parte dei punti a disposizione con un Pavel Rosa in più nel motore.