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Ambrì Piotta

Il Losanna è duro a morire, ma l’Ambrì non trema e vince ancora

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AMBRÌ – Dopo la bella vittoria a Zugo di martedì, c’era grandissima attesa per la sfida della Valascia contro il neopromosso Losanna, proprio assieme ai biancoblù la più grande sorpresa in positivo di questo inizio di campionato. Nonostante una partita durissima e giocata sui minimi dettagli, i ragazzi di Pelletier hanno nuovamente dimostrato di avere mille risorse a cui attingere, conquistando una meritata vittoria che mantiene i leventinesi al terzo posto in classifica.

Poco o nulla è cambiato rispetto alla vittoriosa trasferta di martedì, con l’Ambrì che ha visto l’unica modifica nella titolarizzazione di Schaefer, tornato in pista dopo due turni di riposo. Il numero 1 biancoblù è stato immediatamente sollecitato in maniera importante da un Losanna arrembante, capace di cominciare a spron battuto e di farsi preferire ai padroni di casa per buona parte del primo tempo.

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Se la filosofia dell’Ambrì è quest’anno quella di imporre il proprio gioco all’avversario, al Losanna va dato atto di aver trovato le contromisure per arginare l’esuberanza dei padroni di casa nelle fasi iniziali del match, frazione che era invece stata letale agli ZSC Lions. Sfruttando un errore di controllo del disco di Gautschi, gli uomini di Ehlers hanno trovato il vantaggio grazie a Neuenschwander, che ha fatto secco Schaefer sugli sviluppi di un 2 contro 1.

L’errore difensivo è però stato uno dei pochi commessi dall’Ambrì nel corso dell’incontro. Utilizzando tutti e 8 i giocatori a disposizione, infatti, Pelletier ha nuovamente proposto in pista un gioco particolarmente ritmato e, nel momento in cui veniva concesso qualcosa al Losanna, ci ha pensato un Nolan Schaefer strepitoso a salvare la baracca. Ne sono state un chiaro esempio alcune azioni nel terzo periodo, quando il Losanna ha saputo andare vicinissimo al gol ma è stato fermato dal portiere locale.

Nonostante un primo tempo che ai punti sarebbe probabilmente andato agli ospiti, i biancoblù hanno impattato la contesa con una bella azione personale del roccioso Reichert, che non ci ha pensato due volte ad infilarsi nella difesa avversaria e a far secco Huet con un bel tiro di polso.

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Interessante notare come l’Ambrì abbia saputo gestire con estrema calma anche le fasi di gioco più concitate, dimostrandosi squadra fiduciosa nei propri mezzi ed abile nel ricompattarsi dopo la prima pausa. I secondi venti minuti di gioco, infatti, sono stati di chiaro stampo leventinese, con i biancoblù che hanno cercato con regolarità il punto del vantaggio.

Anche venerdì sera è apparso incredibile come tutti e quattro i blocchi d’attacco siano in grado di essere estremamente pericolosi in avanti. A partire da un Park veloce e preciso, sino ad arrivare ad un Grassi esplosivo ed un capitan Duca ancora una volta generosissimo, l’Ambrì attacca e difende come una vera squadra, andando a creare una compattezza che non tutti possono vantare. Spesso in questo campionato ci è risultato difficile tessere le lodi o le critiche dei singoli, dato che ogni linea riesce a dare un contributo tangibile e ad assumersi un ottimo carico di responsabilità.

Sembrano dunque finiti i tempi in cui si aveva una linea il cui mero scopo era quello di “dare fiato” alle altre. Basti pensare all’apporto fondamentale dato dal terzo e quarto blocco durante il periodo conclusivo, quando l’obiettivo era quello di difendere la stupenda rete del 2-1 confezionata da Park su assist millimetrico di Trunz.

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Nuovamente buona la prova di Markus Nordlund, capace di dare ordine e ritmo alla manovra d’impostazione, e di essere estremamente difficile da superare in fase difensiva. Anche grazie a lui, le assenze di Noreau e Williams si stanno rivelando meno pesanti di quanto si potesse sospettare, scatenando inoltre la fantasia dei tifosi pensando al momento in cui saranno nuovamente in forma.

Nel frattempo, però, i biancoblù si godono un terzo posto meritato e sudato sino all’ultimo punto. Il Losanna si è infatti confermato avversario davvero ostico da piegare, soprattutto grazie ad una fase difensiva ordinata e sorretta da un ottimo Huet – a 38 anni ha ancora una velocità invidiabile – ed un reparto avanzato trascinato dal top scorer Hytönen e da elementi come Deruns e Genoway, sempre pronti a colpire.

Qualche rischio di troppo l’Ambrì lo ha corso nel finale, ma una penalità completamente fuori luogo di Genoway ha tarpato le ali ad un Losanna che si apprestava a compiere il suo assalto finale verso Schaefer. Qualche sussulto lo si sarebbe potuto evitare chiudendo la partita in precedenza, con in particolare Grassi e Giroux che hanno avuto sui loro bastoni il puck dell’ipotetico 3-1.

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Il powerplay ha saputo creare qualche buona occasione nel periodo centrale e, in generale, una volta installati gli uomini di Pelletier hanno dimostrato di saperci fare. L’entrata nel terzo è stata però macchinosa e dispendiosa, elemento del gioco che sicuramente andrà ridefinito. Ottima, per contro, la disciplina dimostrata dai biancoblù, i quali hanno concesso solamente uno powerplay al Losanna, nel corso del primo tempo.

Guai ora ad abbassare la guardia, perchè sabato sera andrà immediatamente in scena la rivincita, in una partita che si preannuncia ancora durissima. In palio ci sono dei punti pesanti che, se conquistati, proietterebbero ancora di più i biancoblù verso i vertici della classifica.

 

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