Social Media HSHS

Lugano

Il Kloten è un osso duro, ma il Lugano impone la sua forza

Gli zurighesi sono solidi e capaci di sfruttare anche gli errori dei bianconeri. Partita di grande pazienza di Fazzini e compagni, ora primi in classifica

(Photobrusca & Luckyvideo)

Il Kloten è un osso duro, ma il Lugano impone la sua forza

LUGANO – KLOTEN

4-2

(1-1, 1-0, 2-1)

Reti: 11’52 Verboon (Jesper Peltonen) 1-0, 12’36 Morley (Ramel, Derungs) 1-1, 36’36 Fazzini (Alatalo, Patry) 2-1, 46’58 Ramel (Morley) 2-2, 47’18 Guerra (Joly) 3-2, 59’06 Sekac (Zohorna, Carr) 4-2

Note: Cornèr Arena, 5’236 spettatori
Arbitri: Piechaczek, Hungerbühler; Fuchs, Bürgy
Penalità: Lugano 2×2, Kloten 0×2

Assenti: Aleksi PeltonenNick Meile (sovrannumero), Giovanni MoriniCalvin Thürkauf (infortunato)

LUGANO – Alla fine della partita con il Kloten il discorso principale che si sentiva tra le mura della Cornèr Arena era incentrato sul Lugano primo in classifica e da quanto tempo non capitava. I bianconeri sono infatti in cima alla graduatoria dopo la quarta vittoria piena consecutiva, ma dopo sole cinque partite di campionato Luca Gianinazzi e i suoi non vogliono certo fare voli pindarici o perdersi nelle letture di classifica, gioco da riservare giustamente ai tifosi.

Il coach bianconero però può essere molto soddisfatto di come il Lugano sia uscito da una partita che rischiava di trasformarsi nel più classico dei pantani, contro un Kloten che ha confermato l’ottimo inizio di questa stagione. La squadra di Marjamäki è effettivamente ciò che ci si aspettava, non molto dotata tecnicamente ma basata su un sistema difensivo molto solido e attendista, per poi ripartire con grande energia e velocità appena ne trova l’occasione e bucare l’avversario che commette un minimo errore.

(Photobrusca & Luckyvideo)

E così è stato anche contro i bianconeri, i quali però hanno sempre trovato il modo di reagire dai due pareggi zurighesi, arrivati appunto su altrettanti errori dei padroni di casa, un disco perso malamente da Joly in uscita dal terzo e un vuoto di posizioni dopo aver perso il puck stavolta nel proprio settore difensivo.

Il Lugano però ha dimostrato di poter condurre la partita dall’inizio alla fine e di farlo con grande pazienza, senza mai perdere il filo del discorso e senza incassare troppo anche dai continui cambi di formazione che la sfortuna ha obbligato in questi ultimi giorni. Orfani di capitan Thürkauf, i bianconeri hanno visto Lorenzo Canonica spostato al centro del primo blocco di Joly e Carr, ma anche il numero 14 ha dovuto dare parziale forfait nel secondo periodo, quando è stato colpito al volto da una discata e ha abbandonato il ghiaccio per poi rientrare con la griglia sul volto.

Il centro ticinese ad ogni modo si è mosso bene in mezzo ai due canadesi, non ha subito la pressione del ruolo, ma è stato anche aiutato molto dal lavoro dei due compagni di linea, in particolar modo da un Carr che in questo inizio campionato si è messo a fare un gran lavoro di “legna”.

(Photobrusca & Luckyvideo)

E proprio Canonica è stato all’origine del game winning goal di Guerra, ma in generale, soprattutto prima dell’infortunio si era comunque fatto apprezzare.

Per i bianconeri è stata una prova molto difficile, il veloce e nervoso pattinaggio del Kloten ha ricordato un po’ le difficoltà che Scherwey e Lehmann avevano portato alla difesa nella scorsa sfida contro il Berna, ma stavolta, a parte un Mirco Müller non proprio attentissimo, il lavoro dei difensori è stato più efficace, aiutati in corpore anche dal ritorno degli attaccanti in backcheck.

Spesso il Lugano ha frenato il Kloten già all’uscita del suo terzo difensivo, applicando un filtro molto alto, e questo ha permesso ai padroni di casa di gestire il disco molto a lungo, ma nello stesso tempo rischiava di esporre maggiormente Arcobello e compagni a quegli errori di cui parlavamo sopra, ma in questo caso la gestione del tempo e del puck è stata per molti tratti esemplare.

(Photobrusca & Luckyvideo)

Il Lugano trova quindi la quarta vittoria piena consecutiva, lo fa in una partita diversa da tutte le altre con un avversario diverso da tutti gli altri. La capacità dei bianconeri non è quella di sapersi adattare a chi si trova di fronte, bensì di obbligare l’avversario a subire un certo tipo di gioco e di situazioni, grazie alle qualità di quattro blocchi nel gestire il disco e di dettare i ritmi del gioco. Questo non giova solo ai bianconeri stessi, ma porta anche una certa qualità nello spettacolo offerto sul ghiaccio, con una continuità di produzione di azioni offensive davvero invidiabile.

E ora i bianconeri si potranno godere (almeno) una tranquilla domenica da capolisti.


IL PROTAGONISTA

Lorenzo Canonica: C’era molta attesa nel vederlo prendere in mano il difficilissimo ruolo di centro della prima linea, quello affidato normalmente al capitano e MVP della scorsa stagione di National League. Il numero 14 però non si è fatto sopraffare dalla pressione e ha giocato con intelligenza assieme a Joly e Carr, trovando subito una buona intesa. Oltre a questo “Lollo” ha avuto il merito di rientrare sul ghiaccio dopo una violenta discata sul volto e di costruire l’azione del decisivo 3-2, l’immediata reazione al pareggio ospite. Esame superato.


GALLERIA FOTOGRAFICA

(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)


HIGHLIGHTS

Click to comment

Altri articoli in Lugano