AMBRÌ – MANNHEIM
5-3
(2-1, 1-1, 2-1)
Reti: 4’45 Plachta (Larkin) 0-1, 6’03 Zwerger 1-1, 13’21 D’Agostini (Plastino, Taffe) 2-1, 25’02 Setoguchi (Adam) 2-2, 25’56 Chiriaev (Berthon) 3-2, 40’22 Setoguchi (Adam, Plachta) 3-3, 48’20 Lhotak (Fora) 4-3, 58’39 Trisconi (Bianchi) 5-3
Note: Sursee, 1’237 spettatori. Arbitri Koch, Wiegand; Gurtner, Küng
Penalità: Ambrì 7×2′, Mannheim 9×2′
SURSEE – È stata una partita ruvida quella giocata e vinta dall’Ambrì Piotta contro i tedeschi dell’Adler Mannheim, ma anche una di quelle che è necessario affrontare per iniziare davvero a mettere in pratica i dettami di Luca Cereda.
Dopo la prima uscita “di riscaldamento” contro i Ticino Rockets, i biancoblù si sono ritrovati di fronte un avversario che ha lottato su ogni disco e ci ha messo puntualmente il fisico, e proprio in questo contesto i leventinesi hanno gradualmente iniziato ad evidenziare i tratti distintivi di quello che dovrà essere il loro gioco. Tratti invero solo abbozzati, perché spesso e volentieri quelle che erano le intenzioni sul ghiaccio non hanno trovato l’esecuzione ideale, ma in questo senso la pratica sarà l’unico modo per migliorare.
Se da una parte mancano ancora in maniera evidente gli automatismi – l’Ambrì ha alternato buone fasi ad altre in cui il gioco si è fatto balbettante – è chiara sin da ora la volontà del gruppo di puntare su velocità, ritmo ed un forechecking che dovrà diventare asfissiante per rendere davvero efficace l’intera filosofia di gioco che si vuole portare avanti.
I vari Zwerger, Berthon, Stucki o Trisconi hanno nuovamente saputo mettersi in evidenza quando le uscite dal terzo venivano eseguite con efficacia, ed i biancoblù proprio dal lavoro delle ali hanno guadagnato diverse opportunità di giocare in powerplay.
Di gol in superiorità numerica ne sono arrivati un paio – entrambi nel primo tempo grazie a Zwerger e D’Agostini – ma complessivamente la sfida è stata spezzettata da troppe penalità (16 in totale le penalità minori chiamate), che spesso non hanno permesso di entrare nel proprio ritmo.
Le due squadre sono così arrivate sul 3-3 sino ad una decina di minuti dal termine, dopo che l’ex Davos Devin Setoguchi (che ha portato tra il pubblico di Sursee anche l’amico Joe Thornton) aveva ottenuto la sua doppietta personale dopo soli 22 secondi dall’inizio del terzo tempo. A decidere la sfida è così stata una bella deviazione di Lhotak dopo tiro di Fora, mentre nel finale Trisconi ha fissato lo score sul 5-3 insaccando a porta sguarnita.
Hanno dato una buona impressione i debuttanti di giornata, ovvero Jeff Taffe – buon pattinaggio e grande visione di gioco – e Marco Müller, capace di fornire una prestazione di sostanza. Si sta delineando anche il profilo di Plastino, mentre va sottolineata la buona prova di Berthon, tornato a giocare all’ala, e dei giovani Pinana e Moor. Sempre assenti invece gli infortunati Monnet, Guggisberg e Ngoy, mentre Gautschi e Incir erano in sovrannumero.
Per i ragazzi di Cereda quella di sabato ha rappresentato un’uscita efficace per lanciare effettivamente il preseason, che continuerà nel pomeriggio di domenica contro il Litvinov.
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