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National League

Il Ginevra ha i migliori stranieri della lega, ed il potenziale per essere tra le squadre da battere

Con l’arrivo di Cadieux il Servette era stata la miglior squadra della NL la passata stagione, ma è poi arrivata l’amara eliminazione ai pre-playoff. Ora i granata hanno tutto per fare bene, a patto di avere solidità tra i pali

L’inizio della stagione 2022/23 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


GINEVRA

La rosa 2022/23

PORTIERI
Gauthier Descloux, Robert Mayer

DIFENSORI
Henrik Tömmernes (🇸🇪), Giancarlo Chanton, Arnaud Jacquemet, Roger Karrer, Sami Vatanen (🇫🇮), Marco Maurer, Mike Völlmin, Sandis Smons, Simon Le Coultre

ATTACCANTI
Deniss Smirnovs, Vincent Praplan, Josh Jooris, Jesse Tanner, Daniel Winnik (🇨🇦), Keanu Derungs, Alessio Bertaggia, Benjamin Antonietti, Valtteri Filppula (🇫🇮), Linus Omark (🇸🇪), Teemu Hartikainen (🇫🇮), Tanner Richard, Christophe Cavalleri, Marc-Antoine Pouliot, Marco Miranda, Eliot Berthon, Noah Rod


(PostFinance/KEYSTONE/Martial Trezzini)

Ha ancora in bocca l’amaro sapore dell’eliminazione ai pre-playoff il Ginevra, battuto per 2-0 dal Lugano e che dunque non era riuscito a sfruttare il suo potenziale proprio nel momento più importante. È con questo ricordo che la squadra assemblata dal DS Marc Gautschi guarda all’imminente stagione, con la consapevolezza di avere i mezzi per essere tra le protagoniste della National League e forte di un mercato che ha reso la rosa ancora più completa e competitiva.

Lo scorso anno il Servette aveva pagato un brutto inizio di stagione, con la media di appena un punto a partita nelle prime 23 uscite che aveva portato al licenziamento di Emond, il cui posto è stato preso da Jan Cadieux (poi confermato anche per l’attuale torneo). Da quel momento – era il 10 novembre – il Ginevra è stata la miglior squadra del campionato, con l’eccezionale ritmo di 2.24 punti ad incontro nelle restanti 29 partite della stagione.

Questi risultati il Servette li aveva ottenuti nonostante l’infortunio che aveva tenuto out il portiere titolare Descloux per quasi tre mesi, arrabattandosi come possibile e finendo per schierare un totale di cinque (!) estremi difensori. Nuove energie erano state trovate dall’infermeria, con i rientri di Tanner Richard (debutto stagionale il 6 novembre) e Pouliot (che aveva mancato un mese ad inizio stagione), oltre all’arrivo dal forte impatto di Vatanen ad inizio ottobre.

Il Ginevra riparte insomma ben più in alto che dall’ottavo posto con cui aveva terminato la scorsa regular season – caratterizzata comunque da una classifica molto corta, lo Zugo primo era a 12 punti – e forte di quelle individualità che avevano reso spettacolare da seguire la squadra granata. Tömmernes, Vatanen, Filppula e Winnik sono infatti ancora parte dell’organico – per loro un punto a partita o più nell’ultimo torneo – ed il mercato ha visto il ritorno di Linus Omark, che promette di confermarsi come uno dei giocatori più forti della lega.

L’innesto di Hartikainen ha poi completato alla grande il pacchetto stranieri, con il power forward che ritroverà proprio il prestigiatore svedese, e che conosce già molto bene gli altri finlandesi in squadra. A livello di rosa d’importazione il Ginevra si presenta come la squadra più attrezzata della lega, e con un potenziale offensivo davvero impressionante.


ARRIVI
Alessio Bertaggia (F, Lugano)
Robert Mayer (G, Davos)
Linus Omark (F, Lulea)
Vincent Praplan (F, Berna)
Keanu Derungs (F, Victoria Royals)
Teemu Hartikainen (F, Salavat Yulaev Ufa)

PARTENZE
Stephane Patry (F, Lugano)
Joel Vermin (F, Berna)
Stephane Charlin (G, Langnau, prestito)
Arnaud Riat (F, Ajoie, tyout)
Jonathan Mercier (D, ritiro)
Nauris Sejejs (GCK Lions)
Tyler Moy (F, Rapperswil)
Mathieu Vouillamoz (F, Ajoie, prestito)

STRANIERI
Linus Omark (F, 🇸🇪)
Henrik Tömmernes (D, 🇸🇪)
Daniel Winnik (F, 🇨🇦)
Sami Vatanen (D, 🇫🇮)
Valtteri Filppula (F, 🇫🇮)
Teemu Hartikainen (F, 🇫🇮)


(PostFinance/KEYSTONE/Cyril Zingaro)

Ci si può dunque attendere che a Les Vernets vedremo un reparto offensivo ben più forte rispetto a quello che ha chiuso come ottavo attacco la passata stagione, così da risolvere soprattutto quei problemi a 5-contro-5 che erano stati compensati dal miglior powerplay della lega. Al centro la struttura della squadra è impressionante, con i vari Filppula, Richard, Jooris e Pouliot che assicureranno nuovamente un’altissima percentuale agli ingaggi.

Le uniche partenze di rilievo sono state quelle di Vermin (21 gol e 33 punti lo scorso anno) e Tyler Moy (12 gol e altrettanti assist), ma compensate dall’innalzamento del numero di stranieri e dall’arrivo di elementi come Praplan – che a 28 anni può ancora trovare un rilancio interessante – e Bertaggia.

Ad un top six impressionante si aggiunge un reparto molto profondo, con elementi capaci di fare male e dall’alta competitività come capitan Rod, Miranda, Smirnovs ed il giovane Keanu Derungs. L’unico interrogativo può essere sollevato in merito all’età di alcuni elementi (Omark compirà presto i 36 anni, Winnik e Pouliot ne hanno 37, Filppula 38), ma questo non sembra un problema immediato vista la classe dei giocatori in questione.


Il maggior numero di notti insonni a Marc Gautschi le ha però provocate il reparto dei portieri. Descloux rimane uno dei migliori portieri svizzeri in circolazione quando è in salute, ma la sua fragilità fisica imponeva al Ginevra di avere una valida alternativa, sia in caso di infortuni che per dividere in maniera significativa il carico di lavoro. D’altronde l’intera lega sta andando in questa direzione, e pensare di appoggiarsi completamente a lui come nel 2020/21 è molto difficile.

Buona dunque la mossa di riportare a casa Robert Mayer, portiere che tra Davos e Langnau ha vissuto alti (pochi) e bassi vertiginosi, e che in tutta la carriera si è dimostrato a dir poco “lunatico”. Quando è in serata rimane però un buon portiere, e la serenità garantita dal ritorno a Les Vernets permettono alla squadra di avere un reparto capace di reggere l’urto.

La difesa è invece rimasta sostanzialmente la stessa, e di fatto non vi era alcun motivo di cambiare. La conferma di Vatanen e la presenza di Tömmernes assicura alla squadra tantissimi minuti di qualità, con i due che danno costantemente dinamismo alla manovra ed assicurano spunti offensivi.

(PostFinance/KEYSTONE/Urs Flueeler)

È chiaro che tecnicamente i due stranieri sono diversi scalini sopra i compagni di reparto, anche se pure giocatori come Le Coultre, Karrer oppure Völlmin hanno caratteristiche interessanti. C’è poi il giovanissimo Chanton ed i rocciosi Maurer e Jacquemet, tutti a comporre una difesa che già nella passata stagione era la migliore a 5-contro-5 e la quarta in generale. Il Ginevra aveva inoltre concesso pochissimi tiri (28.23, solo il Losanna aveva fatto meglio), ma un giro di vite servirà per rendere più efficace il boxplay.

Il Ginevra si presenta insomma con una squadra a trazione offensiva, con un pacchetto stranieri eccezionale, una rosa profonda ed un bel mix di doti tecniche unite a fisicità e carica agonistica. Al problema principale della scorsa stagione – i portieri – è stata messa una pezza la cui solidità sarà presto messa alla prova, mentre Cadieux nella sua prima stagione completa da head coach di NL dovrà dimostrare di avere ciò che serve per confermare gli eccezionali risultati del recente passato.


MIGLIOR INNESTO

Linus Omark: È di fatto un ritorno dopo un anno “sabbatico” in SHL, e con Omark il Ginevra torna a dotarsi dell’ala più forte e spettacolare del nostro campionato. Con lui la squadra tornerà ad avere quell’ingrediente di imprevedibilità che, unito al tasso tecnico di molti suoi compagni, rende l’attacco granata uno dei più difficili da arginare. Al suo fianco vedremo in pista Hartikainen, il che renderà i due ancora più pericolosi viste le loro caratteristiche complementari.

ADDIO DOLOROSO

Tyler Moy: A questa voce si potrebbe indicare Vermin, ma considerando che il suo addio è avvenuto di fatto già ad agosto 2021, consideriamo quella partenza digerita da tempo. Più difficile da gestire invece l’addio a fine agosto di Moy, che ha deciso di partire dopo aver visto il suo ruolo molto ridimensionato dall’innalzamento degli stranieri. Con lui la squadra sarebbe stata ancora più profonda di quanto non lo sia attualmente.

FATTORE X

I portieri: Lo spartiacque della stagione del Ginevra saranno i portieri, con in particolare la capacità di Gauthier Descloux di restare sano ed in forma per tutto il torneo. Il ritorno di Robert Mayer permetterà al titolare di dividere i carichi di lavoro, ed anche se l’ex giocatore di Davos e Langnau è molto irregolare nelle sue prestazioni, rappresenta comunque quell’alternativa che un anno fa il Ginevra non aveva. Il tempo dirà se questo sarà abbastanza.


La classifica di HSHS

1. _________
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3. GINEVRA
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14. AJOIE

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