BIENNE – E ora il Berna comincia a tremare sul serio. Nulla è ancora deciso sia chiaro, ma il segnale che i seeländer stanno dando in questa semifinale è di quelli forti.
In fondo il Berna è già dai quarti contro il Ginevra che dà segni di vulnerabilità come non aveva mai fatto negli ultimi anni e la dominatrice della regular season ora è in difficoltà contro la squadra di Törmänen, colui che meglio conosce il suo avversario.
In Gara 2 è stato ancora un thriller fino alla fine, lanciata dalla rete di Brunner dopo nemmeno un minuto e mezzo a cui ha fatto seguito il pareggio di Moser al 5’.
Il Berna è pure riuscito a portarsi in vantaggio nel periodo centrale, meglio giocato dagli ospiti, grazie alla rete di Bieber, il quale mancava l’appuntamento con il gol da ben venti partite. Ma chi ha aperto le marcature nei tempi regolamentari ha voluto mettere la firma anche su quella di chiusura, nell’occasione Brunner ha infilato il 2-2 che ha sancito l’overtime ai 57’40.
È durato nemmeno 6’ il tempo supplementare, tanto quanto ci ha messo Rajala a infilare il 3-2 che ha messo in una posizione molto favorevole i giallorossi, a patto che Hiller e compagni non ricadano negli errori commessi un anno fa contro il Lugano nella medesima situazione.
Sul fronte Berna affiora la mancanza di lucidità del top six, con il blocco di Moser in pista in occasione di due segnature dei padroni di casa. Intanto Jalonen continua a spremere i suoi uomini migliori (20’ a testa per i vari Arcobello e Moser) mentre Törmänen gestisce con saggezza le energie dei suoi ragazzi.
LOSANNA – Sfida pazza e ricca di colpi di scena quella andata in scena a Malley 2.0, con il Losanna capace di infliggere la prima sconfitta di questi playoff al lanciatissimo Zugo.
Gli uomini di Tangnes non sono apparsi al meglio della loro concentrazione in questa seconda sfida inedita di semifinale, sbattendo contro la voglia e la determinazione degli aggressivi biancorossi.
Andati in vantaggio con una deviazione di corpo da parte di Flynn su un tiro di Suri, i Tori hanno forse pensato di avere la strada spianata, ma il ruggito dei biancorossi di Peltonen li ha investiti nel secondo periodo.
Dopo il botta e risposta tra Leone e McIntyre, il quale è andato a segno con il più classico dei break uscendo dalla panchina dei penalizzati, il Losanna ha sfruttato uno dei suoi tipici “rush” di metà partita (spesso una costante) trovando tre reti in una decina di minuti abbondante che sembrava aver affossato gli ospiti.
Il nuovo pareggio di Kenins, il primo vantaggio di Antonietti e il 4-2 di Emmerton a fil di sirena (anche questa è storia già vista a Malley) hanno mandato in visibilio il pubblico di casa, senza però fare i conti con l’esperienza dello Zugo.
Gli ospiti hanno infatti macinato con pazienza, faticando a trovare buoni pertugi ma insistendo e riuscendo a bucare Zurkirchen anche con un po’ di fortuna – o meglio imperizia della difesa biancorossa – a due riprese con Albrecht e Roe, il quale ha mandato tutti all’overtime con il 4-4 al 56’16.
Dopo un clamoroso palo di Alatalo è giunto però il vantaggio, stavolta definitivo, del Losanna grazie a uno spunto personale di Genazzi che ha battuto Stephan in backhand al 71′.
Sfida sull’1-1, lo Zugo sembra avere più risorse anche quando è in difficoltà, ma in casa propria il Losanna sa trasformare le partite in battaglie infuocate.