Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.
I TOP DI HSHS
Leonardo Genoni (Zugo – 1 top, 1 flop): Aveva vissuto una passata stagione con più incertezze del solito il portiere dello Zugo, ma ora l’esperto Genoni sta tornando sui suoi livelli migliori e la squadra ne sta beneficiando con un bilancio recente di otto vittorie in dieci partite. Nell’ultima settimana ha parato un totale di 57 tiri con il 93.44% di efficacia, con ben 2.56 GSAA sull’arco di due incontri. I suoi numeri stagionali iniziano ad essere importanti, con ben sette match con oltre il 95% di parate (e solo tre sotto il 91%) e 11 vittorie sull’arco delle 14 partite disputate.
Bernd Wolf (Lugano – 1 top, 0 flop): Tra i difensori bianconeri che per primi hanno saputo interpretare il nuovo sistema, l’austriaco si sta ritagliando un posto molto importante nell’economia di gioco del Lugano. Affidabile, determinato e sempre pronto al sacrificio, Wolf ha superato per rendimento ed efficienza diversi compagni di reparto più “famosi” e nel fine settimana di ripresa del campionato ha dimostrato ancora il suo valore con due prestazioni eccellenti contro Ginevra e Davos, impreziosendo il tutto con l’importantissimo gol del 3-2 contro i grigionesi.
Rocco Pezzullo (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Dopo che la sua progressione era stata frenata negli scorsi anni da tanta sfortuna, il giovane difensore sta vivendo la stagione del suo vero rilancio, ed anche alla ripresa dalla pausa ha confermato di poter assicurare delle ottime prestazioni. Prima al fianco di Virtanen ed ora di Heed – dove è stato promosso vista l’assenza di Zaccheo Dotti – si sta rendendo protagonista di partite in cui trasmette molta sicurezza e personalità, compiendo spesso le scelte più responsabili con il puck ed evitando rischi inutili. Il suo bilancio delle ultime dieci partite parla di un +11 (alimentato anche dal +6 di questo weekend), ed infatti Cereda si affida a lui per un numero consistente di minuti. Meritata la soddisfazione del gol a Porrentruy, unito all’assist ottenuto la sera precedente contro il Berna.
Luca Fazzini (Lugano – 1 top, o flop): Prima della pausa dedicata alle nazionali aveva bisogno di aggiustare la mira e di ritrovare la fiducia sotto porta, seppure la pericolosità non era mai mancata. Nelle due sfide contro Ginevra e Davos il numero 17 ha ritrovato in pieno se stesso con tre reti da attaccante non solo di razza ma con numeri fuori dal comune (l’impressionante fucilata di Ginevra e il no-look della Cornèr Arena sono giocate di un altro livello) e mai come in queste due partite ha saputo unire le sue capacità di sniper a quelle di un attaccante a tutta pista, intelligente e maturo, insomma un giocatore completo che dovrà trovare la costanza di queste prestazioni.
Anthony Louis (Langnau – 1 top, 0 flop): L’avventura dell’americano Anthony Louis era iniziata in salita in quel di Langnau, con un infortunio che dopo un paio di partite lo aveva messo fuori causa per oltre un mese. Una volta tornato a disposizione ha dovuto attendere il suo turno passando alcuni match in sovrannumero, ma nell’ultimo weekend ha giustificato la scelta di mandarlo in pista con due gol ed altrettanti assist. Entrambe le reti segnate contro Zugo e Kloten sono di quelle da rivedere, ed a Langnau sicuramente sperano che il fatto che Louis abbia un’ottima media a partita (1.75 con 7 punti in 4 incontri) sia un valido indizio per aver trovato “in casa” un rinforzo importante.
Sakari Manninen (Ginevra – 2 top, 1 flop): Ha impiegato un po’ di tempo a prendere le misure giuste del campionato svizzero, ma un giocatore della sua classe prima o poi sarebbe emerso con naturalezza. Non ha ancora la costanza giusta, ma in questo weekend si è rivelato come l’uomo migliore del Servette sulle due partite, con un gol contro il Lugano e diverse giocate pericolose, ripetendosi con un’altra rete a Bienne dove ha pure servito un assist di grandissima classe e visione di gioco a Pouliot sul gol d’apertura. Con un Filppula più in ombra la maggior parte delle azioni pericolose dei granata partono (e finiscono) spesso sul suo bastone.
I FLOP DI HSHS
Damiano Ciaccio (Ajoie – 1 top, 1 flop): Autore sin qui di un’ottima stagione, l’ex biancoblù non ha vissuto le sue migliori serate nell’ultimo weekend, quando ha incassato nove reti sull’arco di due partite e concedendone alcune sicuramente evitabili. Contro il Friborgo la sua serata è finita dopo mezz’ora e cinque puck finiti alle sue spalle, non riuscendo a mostrare la sua solita reattività sui tiri e gestione dei rebound. Contro l’Ambrì avrebbe invece potuto fare meglio specialmente sulla rete ottenuta da Dauphin, ed in generale nelle due partite disputate ha fatto registrare solamente il 79% di interventi ed un dato GSAA di -4.27.
Calle Andersson (Lugano – 0 top, 1 flop): Fatica tremendamente ad alzare il suo livello generale lo svedese del Lugano. Tra i difensori bianconeri è colui più in difficoltà nell’applicare il sistema di gioco e nel mantenere una certa solidità in contenimento, rendendosi protagonista di diversi errori con il disco e di posizionamento. Anche sfortunato nelle sue poche incursioni offensive (un palo sabato sera contro il Davos) il numero 55 dà persino l’impressione – visto da fuori – di non essere in linea con una condizione fisica ideale, mancando in esplosività e perdendo diversi duelli individuali. Partito come settimo difensore di fronte ai grigionesi, ha pagato soprattutto una prestazione in quel di Ginevra decisamente insufficiente.
Julius Honka (Berna – 0 top, 1 flop): È un periodo in cui sta vivendo diversi dubbi il Berna, con quattro sconfitte nelle ultime sei partite ed in particolare un’uscita alla Gottardo Arena in cui alcune assenze hanno messo in evidente mostra la fragilità degli orsi. In questo contesto non sta brillando il finlandese Honka, che in fase difensiva è ultimamente poco affidabile e che proprio contro l’Ambrì Piotta è stato poco efficace nel contenere i leventinesi (-3 per lui venerdì sera). Ultimamente coach Tapola sta alternando al suo fianco vari compagni, processo che lo ha portato giù sino a venir impiegato domenica nella terza coppia al fianco del giovane Füllemann. Honka è andato in negativo anche nella serata vittoriosa contro il Friborgo, e per lui questo mese di novembre parla di un complessivo -5.
Niko Ojamäki (Kloten – 0 top, 2 flop): Non è piacevole doversi ripetere su un singolo giocatore, ma la prima stagione in Svizzera di chi era considerato uno dei migliori attaccanti finlandesi su suolo europeo sta assumendo forme grottesche. Certo, il momento del Kloten in generale non è d’aiuto, ma Ojamäki è fermo a 2 reti in 23 incontri e soprattutto sul ghiaccio sembra sempre in balia degli eventi. Contro il Bienne venerdì ha sprecato occasioni clamorose servitegli su piatti d’argento da Tyler Morley, denotando anche un atteggiamento piuttosto insofferente, mentre a Langnau non ha proprio nemmeno avuto voce in capitolo, mostrando di mancare anche in determinazione e attitudine combattente.
Denis Malgin (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): Ritornato a Zurigo dopo aver passato la scorsa stagione in NHL, ci si aspettava che l’attaccante tornasse immediatamente su livelli dominanti come ammirato nel 2021/22, ma per Malgin tornare a vestire la maglia dei Lions ha comunque comportato una fase di adattamento non ancora completamente digerita. Certo, nel frattempo ha comunque ottenuto 16 punti (cinque gol) in 19 partite, ma il 26enne è ancora lontano dai suoi livelli migliori. Nell’unica partita settimanale ha fatto registrare un -3, ed il suo bilancio nelle ultime tre uscite parla di un assist ed un complessivo -7.
Jesper Olofsson (Bienne – 0 top, 1 flop): Quattro partite senza andare a punti e soprattutto sprecando occasioni che l’Olofsson di sempre non avrebbe mai lasciato andare, come nella sfida contro il Ginevra con il risultato ancora di 1-1 a tu per tu con Robert Mayer. Il momento per il Bienne è dei più difficili da stagioni a questa parte e mai come ora la squadra di Matikainen avrebbe bisogno dei suoi uomini migliori per uscire dal pantano. Ma lo svedese – come altri, va detto – non sembra attualmente in grado di dare una vera svolta alla stagione nonostante le due vittorie a cavallo della pausa prima dello stop casalingo di fronte alle aquile.